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"un cinema che si fa ossessione riflettendo su sé stesso in una trascesi che abbatte ogni barriera" |
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Una ragazza giunge a Hollywood carica di belle speranze e nell'appartamento che le ha concesso ad uso gratuito la zia vi trova una donna senza memoria scampata ad un attentato e lì rifugiatasi nottetempo. Intanto, il giovane regista di un musical è oggetto di pressioni da parte di potentissimi boss che impongono alla produzione la propria favorita. Per la prima si avvicina il provino fatidico e intanto cerca di aiutare l'inquilina a ritrovare l'identità perduta ma nuovi incubi e cupi presagi iniziano a cortocircuitare tutt'intorno... Nato come pilota di una nuova serie per la tv americana ma abiurato dagli stessi committenti, è ritornato al suo autore che ne ha aggiunto un finale e fatto un capolavoro grazie al contributo dei benemeriti francesi di Canal+. Nonostante alla prima visione il disegno finale lynciano appaia pressoché intellegibile, incomprensibile, "Mulholland Drive" si configura paradossalmente come l'opera più facilmente leggibile del geniale autore del Montana. La chiave non sta tanto nelle scatole cinesi quanto piuttosto nei primi minuti [EVIDENZIA LO SPOILER] che rispondono all'inizio dell'incubo nel quale la protagonista trasfigura gli ultimi eventi scambiandosi di ruolo nella relazione lesbica con l'attrice lanciata verso il successo dall'imminente matrimonio con il celebrato regista, così come apprenderemo negli ultimi minuti nel capovolgimento prospettico della realtà contrapposta al sogno. Nelle mani del demiurgo nasce e si consacra effettivamente la stella di Naomi Watts che di qui in avanti sarà avviata effettivamente alla carriera proporzionale alla bravura. Vedasi lo splendido momento di meta-cinema dove la recitazione si fa più vera del vero del tutto svincolata dalla mediocre cornice. Sequenze di una potenza devastante (l'imprevisto dietro l'angolo, il "Club Silencio") per un cinema che si fa ossessione riflettendo su sé stesso in una trascesi che abbatte ogni barriera. [FB] |
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[ID] di D. LYNCH, CON N. WATTS, L. HARRING E J. THEROUX, HORROR, USA, 2001, 145', 1.85:1 |