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T R A I L E R

   
     

 

Una giovane immigrata polacca, impiegata nelle pulizie del grande aeroporto di Heathrow, conosce una loquace collega che le offre ospitalità a casa sua. L'accoglienza tributatale non sarà propriamente calorosa... Sopravvivere indenni ad un'opera come "Mum & Dad" è praticamente impossibile, un film tremendamente disturbante che raggiunge più o meno le vette di disgusto di un  GROTESQUE  senza praticamente mostrare alcuna mutilazione "live" ma lasciando per lo più all'immaginazione dello spettatore le sevizie fisiche alle quali vengono sottoposte le vittime di questa famiglia di folli. Se l'eredità è stata raccolta dal solito titolo che ha fatto la fortuna del modesto Tobe Hooper, pure qui le torture più terribili sono quelle psicologiche: persone rapite, ridotte in schiavitù e trattate peggio che bestie. Si parlava di scene capaci di far gelare il sangue proprio lasciando fuori dall'inquadratura la vittima; ne è un esempio da incorniciare la sequenza dove la tapina è infilata in un valigione preso a martellate rabbiose (!) Il crescendo di cattiveria che sembra inarrestabile trova nel quadretto natalizio la sua epifania (ops) nel momento in cui gli autori di questa follia in celluloide disintegrano con un allucinante presepe umano il rituale buonismo di cartapesta. "Mum & Dad" dispensa colpi bassi e chiederà partecipazione attiva unita ad un tifo da stadio quando ci renderà partecipi (e complici) nella [EVIDENZIA LO SPOILER] attesa riscossa della protagonista con la quale condivideremo l'urlo di liberazione finale. Dal Regno Unito un film che mai potrà essere distribuito nei cinema nostrani, pur vantando di una convincente interprete principale, caratterizzazioni dei due "mostri" che non scadono nella caricatura, una confezione curata, ottima fotografia e musiche coperte dal rombo degli aerei. Nel finale si passa anche sopra a qualche forzatura che mette a repentaglio la credibilità. Astenersi stomaci deboli. [FB]

 

[ID] di S. SHEIL, CON P. BENSON, D. MILES E O. FEDORI, HORROR, UK, 2008, 90', 1.85:1, VOTO: 7