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L'IMPERO COLPISCE ANCORA
STARDUST MEMORIES
UN SACCO BELLO
BIANCO ROSSO E VERDONE
THE BLUES BROTHERS
SHINING

FOG
INFERNO
MANIAC
VENERDì 13
TORO SCATENATO
THE ELEPHANT MAN
VESTITO PER UCCIDERE
STATI DI ALLUCINAZIONE
MACABRO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"i gotici con candelabri in mano hanno fatto il loro tempo, ma la classe di Freda si nota ancora"

 

 

Attore figlio d'un direttore d'orchestra con il trauma raggiunge il capezzale della madre con la fidanzata... Opera ultima di Riccardo Freda, abile mestierante del genere horror-fantastico, e figura oscurata (anche giustamente) dall'ingombrante ombra del grande Mario Bava (impegnato contemporaneamente sul set con Argento per il sigillo al genere) che lo aiutò nel suo primo film  CALTIKI IL MOSTRO IMMORTALE  ripercorre a grandi linee il funestato  ESTRATTO DAGLI ARCHIVI SEGRETI  però, senza Rambaldi: vedasi la trsitezza del manichino spaccato in due dall'eccetta, il ragnone di gomma batzelliano e il modellino del castello (SIC). Tra maggiordomi che vagano per casa con candelabri in mano (che negli anni '80 hanno fatto il loro tempo) oltre a coprirsi il volto se tentano di fargli una foto, mamme malate che paiono invece il ritratto della salute (dimostrando l'età anagrafica del figlio, la Strinberg) che ricevono gli invitati facendo le coccole al cane, una serata dove i commensali dialogano di riti maya e voodoo sulle note pianistiche di Bach e Liszt. "Si dice che con una fotografia si spossa strappare l'anima a qualcuno, farlo ammalare gravemente, oppure farlo morire..." è una scemenza dialogica che può bastare (unitamente al ritmo narcolettico) in mezzo a dialoghi da scompisciarsi: "dottore, lei crede nella reincarnazione?" "è l'unico modo per spiegare le ragione dell'infelicità morale e materiale degli uomini a causa della loro bestiale, degradante, vita anteriore". Cosa salvare? La Gemser al bagno e a gambe aperte? La Dioniso con le tette di fuori? La battuta: "Oliver, oggi non rientriamo per colazione!" (?) Tutto già visto, non fosse per una scena onirica ("la nebbia che avvolge il bosco come un sudario") che pare  LA CASA  non fosse che la preceda di ben 2 anni (!) e la folgorante intuizione visiva finale (da brividi). Insomma, pure in un brutto film (definito dall'autore: "una merda") la classe d'un Freda si nota ancora. [FB]

 

di R. FREDA, CON J. RICHARDSON, A. STRINBERG, S. DIONISIO, L. GEMSER, HORROR, USA, 1980, 93', 1.33:1