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NON CI RESTA CHE PIANGERE COMIC THRILLER DRAMA T R A I L E R |
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"sembra di essere a Saranno Famosi, con tanto di ballerine sudate in scaldamuscoli" |
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In una scuola di danza dove per un musical si selezionano giovani sino allo sfinimento, una ballerina si ferma per "approfondire" ma viene trucidata con un pugnale rituale. Il commissario è convinto che il maniaco si nasconda lì e l'insegnante inizia a sospettare che si intenda così favorire una protetta per darle la prima fila. In sogno, vede quello che crede essere l'assassino, lo riconosce e lo rintraccia. Gli omicidi proseguono... All'inizio sembra di essere a "Saranno Famosi" ("un nido di vipere" per dirla con il sovrintendente) tant'è che la musica scorrerà incessante a sottolineare coreografie che guarderanno ovviamente al fondamentale (si fa per dire) "Flashdance", con tanto di acqua che piove dal soffitto sulle ballerine sudate in scaldamuscoli. Se il modus operandi del maniaco ricorda da vicino quello de LA TARANTOLA DAL VENTRE NERO trapassando le vittime con un lungo spillone dopo averle tramortite col cloroformio, è la pellicola a rivelarsi, almeno a tratti, soporifera. Tra erotismo patinato (la Karlatos si rassoda come solo lei sa fare, e negli incubi fugge seminuda ghermita da Lovelock) e fulcianate varie (l'attentatrice della Karlatos che urla "la odioo!", e il dj zoppo che biascica "mi fate schifooo! vorrei vedervi tutti annegati nella vostra ambizionee" manco fossimo ad Amici della nota drag queen) Karlatos a parte, gli attori si trascinano stancamente tra una battuta e l'altra (si prenda l'ispettore: vecchio leone di mare spiaggiato... e i ballerini veri stoccafissi) tanto la vecchia gloria Lovelock appare annoiato e poco convinto. La fotografia è piatta e Keith Emerson è lungi dal ripetere l'exploit del lavoro reso a Dario Argento tre anni prima. Canto del cigno di un genere al tramonto che darà ultimi sussulti (dovuti per lo più al rigor mortis) con i Vanzina e Lamberto Bava. Estenuato finale con colpo di scena e considerazioni demenziali del commissario. Keith Emerson allo score, decisamente sottoutilizzato. [FB] |
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di L. FULCI, CON O. KARLATOS, R. LOVELOCK E C. CASSINELLI, THRILLER, ITALIA, 1984, 88', 1.85:1 |