|
|
●●●●
|
|||||||
"robusto thriller-noir" |
|||||||||
Tre bambini che il destino aveva segnato nell'anima, si ritrovano adulti accomunati dalla vicenda tremenda di una ragazza diciannovenne brutalmente assassinata. Uno dei tre era il padre di quest'ultima, l'altro è il detective incaricato nell'indagine, l'ultimo è il ragazzo segnato dalla brutta avventura, che viene sospettato in primis dalla moglie dopo che l'ha visto rientrare la sera della mattanza con una mano insanguinata... Robusto, stratificato, complesso e cupo thriller-noir di Eastwood che qui si limita a sedere in regia, affidando ad un trio d'eccezione la scena del film: Penn, Robbins e Bacon. Sullo sfondo una provincia americana dove le leggi vengono infrante dalle stesse forze dell'ordine (il detective di Fishburne sequestra l'auto del di lui sospettato commettendo un evidente abuso) una sorta di microcosmo dove vige la vendetta privata che viene quasi tollerata in virtù delle amicizie e delle connivenze. L'elaborazione del lutto (o meglio, si dovrebbe dire: la non-elaborazione del lutto) del personaggio di Penn (già "bambino cattivo") viene messa a dura prova dagli eventi che iniziano a dirigere i sospetti verso l'ex amico, dandogli modo di avviare indagini per conto suo, sguinzagliando come mastini due avanzi di galera. Da sudori freddi il racconto del personaggio di Tim Robbins alla moglie, rapito e abusato sessualmente: identificava con "uomini lupo" gli assalitori, e sé stesso come una persona perennemente segnata dal male. Certo alcune cose non tornano: [EVIDENZIA LO SPOILER] il comportamento della moglie del personaggio di Robbins appare francamente insensato, ma pur con i suoi difetti, il film di Clint costruisce un finale tesissimo e violento, condotto su due binari, alla ricerca di una verità che sarà univoca. Crudele e disperato, vede la vendetta non come una liberazione ma come ulteriore condanna. Quello descritto in "Mystic River" è un mondo di perdenti. [FB] |
|||||||||
[ID] di C. EASTWOOD, con S. PENN, T. ROBBINS E K. BACON, DRAMMA, USA, 2003, 137', 2.35:1 |