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"gigantesco e un po' prolisso affresco sull'assedio di Stalingrado, con una sfida tra cecchini" |
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"Io sono una pietra, non mi muovo, aspetto che il nemico si avvicini, e premo il grilletto". Così è stato addestrato dal padre Vassili, che da soldato diverrà -complici non solo la propaganda, ma l'innegabile bravura- da fante qualunque a punta d'eccezione della fanteria sovietica durante il terribile assedio di Stalingrado. Il Reich, al culmine del potere, avanzando verso i pozzi petroliferi dell'Asia, incontra una resistenza inaspettata e decide di inviare sul posto un cecchino di pari valenza. La sfida tra i due ha così inizio e porterà a un solo vincitore... Regista de IL NOME DELLA ROSA Jean-Jacques Annaud orchestra un gigantesco (e un po' prolisso) affresco sull'assedio cardine della Seconda Guerra Mondiale. Numericamente superiori agli invasori, i soldati russi si muovevano a coppie: di queste l'uno aveva il fucile, l'altro le munizioni: un macello reso splendidamente nella prima scena madre de "Il Nemico alle Porte", dove l'inferno in terra della guerra è reso meglio che in un SALVATE IL SOLDATO RYAN con russi che sparano ai compagni disertori (colpevoli anche solo di arretrare in battaglia) e altri che si fingono morti per sopravvivere, coprendosi con i cadaveri dei commilitoni. Jude Law è credibilissimonel ruolo del protagonista, Bob Hoskins è Nikita Sergej Crushov. Quest'ultimo avrà a sottolineare il valore di una città-simbolo da chiamarsi come il capo supremo e si farà convincere dall'offrire alle truppe più che "un modello", "una speranza". Con Law ci sono Joseph Fiennes, Ron Perlman e la bella Rachel Weisz (impegnata nella classica scena di sesso coatto alle quali ci ha abituato Annaud). Contro di lui il personaggio di Ed Harris: sua nemesi tedesca. Inutile sottolineare come tutto il film sia costruito (sin dalla trappola sotto l'attacco dei bombardieri) per giungere all'OK Corral-russo in un teatro devastato, stretto nella morsa del gelo. Quentin Tarantino gli si è ispirato nel suo apologo fantastico sulla guerra. [FB] |
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[ENEMY AT THE GATES] di J. J. ANNAUD, CON J. LAW, E. HARRIS, R. WEISZ, GUERRA, UK, 2000, 129', 2.35:1 |