F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 9 0        1 9 9 1        1 9 9 2        1 9 9 3        1 9 9 4      1 9 9 5        1 9 9 6        1 9 9 7        1 9 9 8        1 9 9 9        >

 

● ½

THE TRUMAN SHOW
APRILE
A BUG'S LIFE

TRAIN DE VIE
PAURA E DELIRIO A LAS VEGAS
SOLDI SPORCHI

DARK CITY

CUBE
OMICIDIO IN DIRETTA
NIGHTWATCH
LA SOTTILE LINEA ROSSA
COSì RIDEVANO
MY NAME IS JOE
LA LEGGENDA DEL PIANISTA...

SALVATE IL SOLDATO RYAN

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"tremendo pasticciaccio scritto e prodotto da Soderbergh"

 

 

Neo-assunto come guardiano notturno in un istituto di ricerca medica, pensa ad un lavoro di tutto riposo. A poco servono le raccomandazioni di chi l'ha preceduto che gli accenna una storiaccia che prevedeva necrofilia a base degli "ospiti" del sottostante obitorio. Mentre inizia a subodorare qualcosa di anomalo, fa la conoscenza di un ispettore di polizia sui generis, alle prese con un assassino di prostitute che ha il vezzo di privarle dei bulbi oculari, strappati con un coltello. Un amico guascone e la ragazza non sembrano aiutarlo... Tremendo pasticciaccio scritto e prodotto da Soderbergh: una delle figure di cineasti più sopravvalutate degli anni '90. La storia mostra presto il fiato corto e, oltre allo svolgimento farraginoso capitola addirittura in un finale totalmente insulso. Grande cast in apparenza, che si rivela invece clamorosamente sbagliato oltre che mal diretto. Pessima la recitazione della graziosa Patricia Arquette (pure fotografata male, tant'è che pare davvero un'altra attrice rispetto alla splendida "femme fatale" del capolavoro di Lynch/Gifford, di due anni precedente) che è la dimostrazione lampante di come chi sieda in cabina di regia faccia sempre la differenza, se conosca come lavorare la "materia inerte" o "il bestiame" come soleva definire gli attori Alfred Hitchcock. In "Nightwatch" non solo non vi è traccia di nulla che possa condurre al Maestro (a tal proposito si veda la sequenza in questione che ricalca inquadrature argentiane, profanandone la genuinità) ma si perde il filo della credibilità in men che non si dica. Si diceva della Arquette, che monta su per l'intero film la stessa non-espressione, che sia soddisfatta dal boyfriend o minacciata da una lama tagliente, e quanto a McGregor, oltre ad essere francamente insopportabile e lungi dal risultare anche vagamente identificabile per lo spettatore, non convince per nulla, al pari di un Nick Nolte che gigioneggia fuori controllo. Evitabile. [FB]

 

[ID] di O. BORNEDAL, CON E. MCGREGOR, P. ARQUETTE E N. NOLTE, THRILLER, USA, 1998, 101', 2.35:1