F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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SIGNORE E SIGNORI
WEST AND SODA
FBA OPERAZIONE GATTO
I COMPLESSI
PIANO PIANO DOLCE CARLOTTA
REPULSION

CINQUE CHIAVI DEL TERRORE
GIULIETTA DEGLI SPIRITI
IO LA CONOSCEVO BENE

IL DOTTOR ZIVAGO
PER QUALCHE DOLLARO IN PIù
THUNDERBALL

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"un film con due anime distinte e in conflitto"

 

 

Arrivata a Londra con il promesso sposo, prima di cominciare la sua nuova vita vuole lasciarsi alle spalle la vecchia,  congedandosi come si deve con la mancata suocera dopo la tragica scomparsa dell'ex fidanzato. L'intenzione era quello di un veloce saluto ma la vecchia autoritaria, integralista cattolica, quasi la costringe a rimanere per la messa l'indomani. Quella che doveva essere una buona azione si rivela una pessima idea... Il film "Una Notte per Morire" ha due anime distinte e in conflitto. La prima prende le mosse da un inizio scoppiettante che trova in un'adeguata Stefanie Powers (reduce dall'unico thriller di Blake Edwards, molto tempo prima della serie cult "Cuore e Batticuore") un'adorabile protagonista, ma risente di una pesantezza e povertà di sviluppi tramici nella seconda che vede più i riflettori puntati su Tallulah Bankhead: sorta di antenata della Piper Laurie di depalmiana memoria. A completare il cast c'è poi un Donald Sutherland nella parte del figlio handicappato degli avidi domestici disposti a tutto pur di "ereditare" al quale in verità sono affidate ben poche battute. Chiamato in causa dalla casa di produzione inglese "Hammer", il regista italiano trapiantato oltremanica Silvio Narizzano punta inizialmente molto sul registro brillante e recupera certe tinte baviane nelle scene che saranno ambientate nella cantina. L'ombra di "Hitch" incombe dall'alto non solo per quest'ultimo elemento, e la storia pur non essendo nuovissima ("Baby Jane" è l'altra invadente ombra che si proietta sulla prigioniera) non sarebbe neanche scontata, anticipando anche (e di molto)  MISERY  ma la regia si perde per strada indugiando troppo su nevrosi e isterismi della madre pazza per la morte dell'unico figlio, in attesa di un colpo di scena che però non verrà. Colonna sonora simpatica di Wilfred Josephs che fa pendant con i titoli di testa dove le silhouette di un gatto e un topolino si ricorrono per lo schermo.  [FB]

 

[DIE! DIE! MY DARLING] DI S. NARIZZANO, CON S. POWERS, T. BANKHEAD, THRILLER, UK, 1965, 92', 1.85:1