|
|
●
MANHATTAN COMIC THRILLER DRAMA |
|||||||
"tra scemenze dialogiche e cazzate da antologia si annega in un mare magnum di noia" |
|
||||||||
Giunto nel natìo dipartimento di Salem, uno scrittore in cerca di un tetto è colpito dall'edificio in collina verso il quale nutriva già da bambino un'attrazione fatale. Lì vi opera uno strano antiquario, ma il vero proprietario nessuno l'ha mai visto davvero e quando questo accadrà saranno problemi seri per tutti quanti gli abitanti... Che sia un prodotto televisivo "Salem's Lot" lo si evince dalla fotografia, dalle dissolvenze in nero a cadenza regolare, nonché dal volto di David Soul ("Starsky & Hutch") che lo riconduce immediatamente agli anni '70, con le pettinature "alla scodella" dei mocciosi da spot Orzo Bimbo e l'intraprendenza da giovane marmotta. Tratto dall'omonima opera letteraria di Stephen King e affidato a un Tobe Hooper insolitamente composto che ripudia il gore puntando piuttosto su dialoghi che si vorrebbero evocativi: "case maledette sin dal giorno in cui sono state costruite"... "credo che una casa maledetta attragga uomini maledetti", toppa -ahimé- sciaguratamente. Tra scemenze dialogiche (il prete che rispondendo alla sfida del mostro, dichiara: "io ho cristo!" dimenticandosi però le molotov di acqua santa in sacrestia) e cazzate da antologia (il protagonista assembla una croce coi cerotti e i bastoncini del Cucciolone Eldorado) qualche pregevole taglio d'inquadratura (la ripresa dal fondo della fossa, l'ombra del vampiro che prende corpo nella cucina, la maestrina e Orzobimbo nella tana del lupo tra gli animali impagliati) che non possono però salvare la baracca dal crollo. Sequenze che vorrebbero essere spaventevoli risultano alla meno peggio ridicole (il bimbo fluttuante che gratta ai vetri alla finestra) e le relazioni tra i paesani posticce e pretestuose. James Mason è sprecato e la vicenda che vede una generazione di succhiasangue neanche adolescenti a diffondere la peste vampirica "in progressione geometrica" per tutta la cittadina, annega in un mare magnum di noia e banalità. [FB] |
|||||||||
[SALEM'S LOT] di T. HOOPER, CON D. SOUL, J. MASON, L. KERWIN, HORROR, USA, 1979, 82', 1.33:1 |