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C'ERAVAMO TANTO AMATI COMIC THRILLER DRAMA T R A I L E R |
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"goticone delirante in pieno ambito 'Oltretomba' con una Rita Calderoni molto carnale" |
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Un medico raggiunge nottetempo uno sperduto casolare. Invece dell'Amaro Montenegro gli viene servito un mistero: uno specchio riflette infatti la bella ragazza incidentata appena soccorsa. Ma forse non è lei: è il suo doppio che da par suo cerca l'uomo al castello dove il padrone di casa la spoglia con gli occhi, letteralmente! Luigi Batzella (che qui si firma "Paolo Solvay") è un nome che i catecumeni del trash associano ad uno dei più infami e celebrati scult d'ogni tempo: "La Bestia in Calore". Questo "Nuda per Satana" è sì una trashata, ma quantomeno merita una considerazione all'interno di un genere horror che in Italia portò a vari sottofiloni. Qui siamo in pieno ambito "Oltretomba": i fumetti spinti a sfondo macabro che tutti ricorderanno di aver adocchiato almeno una volta sui ripiani polverosi delle edicole in età puberale. Già i titoli sui quali vediamo la polselliana Rita Calderoni correre nuda (mavà?!) nei boschi, al ralenti (poco invitata a "darsi una rinfrescata") riverberano il fascino vintage e molto carnale di questa ragazzona prestata al cinema "off". Il luogo fuori dal tempo (sottolineato da lei con: "mi sembra di impazzire, oppure... sono già pazza e vivo in mondo alienato dove la ragione si è persa!" con il partner a darle corda: "anch'io avevo pensato la stessa cosa!") fornisce al regista il pretesto per un goticone delirante che contando su un budget ridicolo impiegato tutto nella fotografia (pregevole oltre che panoramica) risparmia un po' troppo sull'effettistica (un "ragno di lana" che mia nonna in un pomeriggio avrebbe reso meglio). Stendendo un pietoso velo sul delirio finale (un baccanale che definire patetico sarebbe poco) la pellicola si segnala -oltre che per la generosità della Calderoni- per due scene: la copula sulla ragnatela (che farà scuola e non solo per il ragno) e quella dove Satana fa cucù dietro allo specchio rotto. Déjà-vu? Talmente brutto dall'essere ad un passo dal sublime. [FB] |
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DI L. BATZELLA, CON R. CALDERONI, S. CANDELLI, G. MATTEI, J. MASCITTI, HORROR, ITA, 1974, 81', 2.35:1 |