F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
T E M P O L I B E
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VENERE IN PELLICCIA
UNDER THE SKIN
THE WOLF OF WALL STREET
NYMPH()MANIAC VOL.1
NYMPH()MANIAC VOL.2
BLUE JASMINE
THE IMMIGRANT
HER
DALLAS BUYERS CLUB
A PROPOSITO DI DAVIS
ENEMY
LA GRANDE BELLEZZA
IL FUOCO DELLA VENDETTA
MOOD INDIGO
MISS VIOLENCE
T R A I L E R
"seconda parte della Passione di Joe, prolissa, cupa, per nulla credibile "
Joe continua a narrare la sua storia all'erudito sammaritano. Vita famigliare fallimentare, dell'esplorazione del sesso con "soggetti pericolosi" e sperimentazioni dolorose, e del suo infine perdersi, per sempre... Seconda parte della Passione di Joe di Lars von Trier. Dove il primo era frizzante, sfacciatamente osceno, e riusciva ad essere ironico anche nelle parti tratteggianti le squallide pratiche della malata di sesso interpretata dalla giovane (e generosa) Stacey Martin ed era pure accettabile nelle derive grottesche, viene ribaltato in una seconda parte prolissa, esageratamente cupa e totalmente inaccettabile nell'ultimo capitolo, dove realmente non si comprende né il nesso con la storia né gli si trova giustificazione pur in considerato della personalità disturbata della regina della scena: la bruttina Charlotte Gainsburg. Dall'agenzia recupero crediti il film sbanda, e inanella una dopo l'altra una serie di scelte narrative errate che porterà alla scellerata ideazione di un "piano di vendetta" totalmente avulso alla storia: [EVIDENZIA LO SPOILER] per quale insondabile motivo dovrebbe ordire di uccidere l'uomo della sua vita? Perché lo ritiene responsabile della sua deriva di depravazione? Allora perché imbastire una relazione con quella che doveva essere colei che avrebbe raccolto la sua eredità? Sarà il fisico opprimente della Gainsbourg (suoi, i capezzoli più brutti mai visti al cinema) sarà il finale ultimo che vorrebbe essere un pugno nello stomaco ma che ricorda piuttosto uno sputacchio in un occhio, sarà che qui, più o meno volutamente, si ridefinisce il concetto di "deprimente", ma è davvero arduo considerare al fin della fiera l'opera nel suo complesso, tanto sono diverse qualitativamente parlando la prima e la seconda parte. La regola del 3+4 questa volta non regge. Titoli di coda con la Gaisbourg che gainsboureggia, imitando Viola Valentino in "Hey Joe" di Jimmy Hendrix. [FB]
[ID] di L. VON TRIER, CON S. MARTIN, C. GAINSBOURG, EROTICO, DAN, 2013, 115', 2.35:1