F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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● ½             LPSB

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LA MORTE HA SORRISO...
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LA GRANDE ABBUFFATA
LE DUE SORELLE
SERPICO
PAPILLON

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"gotico iberico dall'incedere claudicante che scade nel trashone da sollazzo"

 

 

Un gobbo che lavora all'obitorio, oggetto di scherno anche dei mocciosi, coltiva un'autentica venerazione per l'amica d'infanzia: unica a considerarlo alla stregua di un essere umano ma malata e ricoverata all'ospedale. La sua morte scatenerà in lui rabbia omicida e il desiderio di riportarla in vita con l'aiuto di un mad-doctor... Gotico iberico (dall'incedere claudicante almeno quanto il Rigoletto di Wolfgang Gotho interpretato da Naschy) difficilmente classificabile, condito di atrocità che l'aggiunta di un po' di scene spinte (assenti) l'avrebbe fatto somigliare ad un numero di "Oltretomba". Al di la delle ingenuità (i corpi fatti a pezzi quasi fossero burro) che sfociano anche nel comico involontario (la zuffa con i portantini in camice, la sequenza con i "topi salterini") della recitazione spesso sotto i livelli di guardia (da quando in qua una donna che fugge terrorizzata trova il tempo per aggiustarsi la piega?) e di dialoghi pulp ("Gotho! Maledetto! Dove ti sei cacciato, scimmia schifosa?!") quando non scade nel trashone da sollazzo (quei geni di inservienti lamentano "puzzo di cadavere" e allora pensano bene di gettare nell'acido il corpo di "Ilse" -oggetto dell'esperimento- proprio mentre entra Gotho!) concede anche qualcosa di positivo: pregevoli movimenti di pdp, strizzatine d'occhio (il professor "Horla", col parrucchino di Mike Bongiorno) un certo fascino camp e location efficaci (gli immancabili antichi ruderi). Ma la particolarità de "Il Mostro dell'Obitorio" è che man mano che la storia procede si fa sempre più sconclusionato frullando tutto lo scibile (e sarà proprio da un frullatone di cellule con l'aggiunta di una testa umana che si otterrà il "nuovo essere"!) rimandando più che a Mary Shelley piuttosto a certi orrori lovecraftiani (Herbert West) che il finale evocherà ne "Il Primordiale" (!) Leggenda vuole siano stati impiegati cadaveri autentici tant'è che ve n'è prova la fattura sin troppo realistica (per un low-budget) dei presunti manichini. Scult! [FB]

 

[EL JOROBADO DE LA MORGUE] DI J. AGUIRRE, CON P. NASCHY E R. YANNI, HORROR, SPA, 1973, 79', 1.85:1