F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 6 0        1 9 6 1        1 9 6 2        1 9 6 3        1 9 6 4       1 9 6 5        1 9 6 6        1 9 6 7        1 9 6 8        1 9 6 9        >

 

●●●




IL BUONO BRUTTO E IL CATTIVO
L'ARMATA BRANCALEONE
FAHRENHEIT 451
UCCELLACCI E UCCELLINI
OPERAZIONE PAURA
BLOW-UP

IL SIPARIO STRAPPATO
VIAGGIO ALLUCINANTE
PERSONA

LA BATTAGLIA DI ALGERI
CUL DE SAC
LA CACCIA

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"presenta richiami hitchcockiani"

 

 

Due ragazzine e una mocciosa, sole in casa, per puro sollazzo si danno agli scherzi telefonici a catena. Pescando a casaccio dall'elenco telefonico s'imbattono però in un uomo che ha appena ucciso sua moglie. Costui, sentendo dall'altro capo: "ho visto chi sei e so cos'hai fatto" dapprima trasale, poi passa all'azione... "Gli Occhi degli Altri"  di William Castle inizia come una commediola e mantiene comunque un registro leggero per l'intero snodo della vicenda. La mania per gli scherzi telefonici costerà cara alle protagoniste Andy Garrett e Sarah Lane, i cui rispettivi personaggi fantasticano dapprima sull'uomo che è caduto nel loro tranello e civettuole come poche commettono poi l'imprudenza per dargli addirittura un appuntamento. Clamorosamente in anticipo sui tempi, precorrendo i vari "Scream" craveniani, la pellicola presenta evidentemente dei richiami hitchcockiani dove un innocuo scherzo genera una reazione a catena, una valanga incontrollabile che per una sorta di "butterfly effect" genera processi irreversibili ed effetti collaterali (due morti e se ne rischiano altrettanti). Ridanciana la prima parte, meglio quella la finale con la ragazzetta sola con quella sorellina che col tipico candore disarmante proprio dei bambini sarà proprio lei a fare accomodare in casa "l'uomo nero". La presenza di Joan Crawford è in questo caso abbastanza decorativa, ma nel suo piccolo il film è un classico. Castle non è Hitchcock e la sua regia è fin troppo convenzionale, ma almeno un guizzo davvero degno di nota trova sempre modo di piazzarlo, qui sotto forma di un riuscito depistaggio nel pre-finale: un'intuizione registica che avrà senz'altro apprezzato il Maestro qualora sia stato tra gli spettatori di questo "I Saw what you dit" ("Gli Occhi degli Altri", titolo italiano, è veramente indecente). John Ireland ha la faccia giusta per il cattivo e disegna un personaggio senza scrupoli né morale. [FB]

 

[I SAW WHAT YOU DIT] DI W. CASTLE, CON J. CRAWFORD, A. GARETT, S. LANE, THRIL, USA, 1966, 82', 1.85:1