F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 8 0        1 9 8 1        1 9 8 2        1 9 8 3        1 9 8 4      1 9 8 5        1 9 8 6        1 9 8 7        1 9 8 8        1 9 8 9        >

 

●●●●

I PREDATORI DELL'ARCA...
LUPO MANNARO AMERICANO
1997 FUGA DA NEW YORK
SOGNI D'ORO
EXCALIBUR
POSSESSION

BRIVIDO CALDO
BLOW OUT
L'ULULATO
L'ALDILà
FITZCARRALDO
SCANNERS
LA CRUNA DELL'AGO
IL POSTINO SUONA SEMPRE...
FANTASMA D'AMORE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"Wiederhorn gioca a fare Hitchcock e gli riesce dannatamente bene"

 

 

Una donna, speaker tv, scopre per caso che il maniaco che miete vittime nella sua città è il suo dirimpettaio. Ancora tormentata dal rimorso per non aver saputo proteggere la sorella minore, sordomuta e cieca a seguito del trauma di una violenza sessuale occorsale da bambina, cerca di darsi da fare come può... Wiederhorn, regista del notevole e disturbante  L'OCCHIO NEL TRIANGOLO  del quale vediamo qualche frame in questo stesso lavoro in un eccesso di citazionismo, si conferma autore capace di trasmettere sensazioni angoscianti grazie ad una regia efficace e ad un uso sapiente di musiche e suoni inquietanti. Brividi a fior di pelle con quindi anche per "Gli Occhi dello Sconosciuto" che è anche il primo film di Jennifer Jason Leigh, diciannovenne (ma nel film dimostra molto meno) e già nel ruolo molto impegnativo della ragazzina sordomuta e cieca, che già si distingue nonostante il maggior spazio riservato a Lauren Tewes. Chiaramente l'ombra di Hitch è evidente ("Rear Window") soprattutto nella sequenza che vede la protagonista (novella Grace Kelly) intrufolarsi nella "tana del lupo" per uscirne fortunosamente con tutte le ossa intere. Finale tesissimo (con una delle peggior cattiverie che si potrebbero orchestrare ai danni una disabile che non vede né sente) nella contrapposizione tra il male allo stato puro incarnato perfettamente dal gigantesco John DiSanti (nel ruolo del turpe maniaco è apparentemente anche più pericoloso di un Raymond Burr) e l'innocenza violata e priva di ogni elementare difesa (la Jason Leigh) da seguire letteralmente in apnea. Immancabile l'opera di Tom Savini al quale si deve il make-up delle scene splatter fra cui una decapitazione a vista (la testa finirà a mollo in un acquario!) diversi sgozzamenti (per non farsi mancare mai nulla) e una pistolettata in fronte che lascerà eloquenti segni per la stanza. Film poco conosciuto ma imperdibile. [FB]

 

[EYES OF A STRANGER] di K. WIEDERHORN, CON L. TEWES, J. JASON LEIGH, THRILLER, USA, 1981, 82', 1.33:1