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C'ERAVAMO TANTO AMATI COMIC THRILLER DRAMA |
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"onesta thriller fantaspionistico" |
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In Israele giunge voce che l'Odessa, un'organizzazione neo-nazista, sta segretamente fabbricando una serie di missili balistici armati chimicamente per distruggere l'odiato Stato d'Israele dal vicino Egitto. Parallelamente, un giornalista tedesco riceve per posta il diario di un sopravvissuto a un campo di sterminio che lo mette sulle tracce di un criminale nazista fuggito dalle maglie della giustizia con un passaporto falso... John Voight, che i bimbominkia ricordano oggi per essere il babbo di Angelina Jolie, fu un buon attore di almeno un poker di film significativi dei primi anni '70. Oltre all'esordio folgorante a fianco di Dustin Hoffman quale "uomo da marciapiede", fece la parte del leone del miglior film di Boormann, e fu anche protagonista di questo onesto thriller fantaspionistico, di quelli che ancora andavano per la maggiore in quel decennio. "Dossier Odessa" appare oggi forse un po' datato (è comunque ambientato negli anni '60) ma se per buona parte della storia lo spettatore si domanda come mai sia così coinvolto un giornalista in una vicenda apparentemente a lui tanto lontana, giungerà a fine film un colpo di scena inatteso che darà un senso a tutta questa ostinata sete di giustizia. Lo snodo narrativo vede quindi il protagonista perennemente al centro della storia, praticamente presente in ogni fotogramma del film, eccezion fatta per la vicenda della bella compagna che ad un certo punto vedremo scorrere in parallelo. Maximillian Schell tratteggia poi un villain credibile: una vera e propria "belva delle SS" che parrebbe altrettanto letale nonostante gli anni passati. Andrew Llyod Webber, l'autore di tanti bei musicals, firma la non certo indimenticabile colonna sonora. Qualche incongruenza logica non inficia il risultato per un film che si fa seguire comunque senza fatica, grazie al ritmo impresso dal regista e alla prestanza fisica di Voight. [FB] |
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[THE FILE ODESSA] DI R. NEAME, CON J. VOIGHT E M. SCHELL, SPIONAGGIO, UK, 1974, 128', 1.85:1 |