|
|
●● ½
E.T. COMIC THRILLER DRAMA T R A I L E R |
|||||||
"la Giorgi sessualmente dipendente dal patrigno carcerato in Marocco, contesa da un coetaneo" |
|
||||||||
In un Marocco che pare una suburra si contrano due giovani: lui, ingegnere, è lì per lavoro, lei ci lavora: facendo parte del personale occidentale lì che induce i turisti a Marrakech a spendere lì i propri soldi... Pressoché sconosciuto, il finto-giallo di Liliana Cavani "Oltre la Porta" mette assieme un cast di tutto rilievo: Mastroianni, la Giorgi, Michel Piccoli, l'americano Tom Berenger. E il comparto tecnico non sfigura, anzi: c'è Luciano Tovoli alla fotografia, Ferretti alle scenografie, Pino Donaggio alle musiche. E me cojoni! Dico sul serio, tant'è che non si capisce come il titolo sia caduto praticamente nell'oblio. Dopo un prologo ambientato nel presente, segue un flashback che riporta in Marocco dove un belloccio lì per lavoro incappa nella bionda... Trattandosi della Cavani non possono mancare le parentesi masochistico-fetish-chic un po' alla IL PORTIERE DI NOTTE in particolare nella sequenza ambientata in una specie di bordello per ricchi dove si paga per vedere due accoppiarsi, e non solo (!) Poco dopo si scoprirà di come lei abbia più d'un segreto. "Lo sai cosa sei? Sei un miraggio!" le dice il personaggio di Berenger. Ma lei ha gran casini che emergono dal suo passato, nelle fattezze del padre, Mastroianni appunto: figura a dir poco ambigua, detenuto a scontare una condanna per omicidio, che inizia a godere di qualche licenza in attesa di una sospirata richiesta di grazia che potrebbe avere dalla suocera, che però non vuole perdonarlo di ciò che ha fatto. Non si parla propriamente di incesto nel film della Cavani, ma si caldeggia la possibilità, e il tema è sempre quello del suo film più celebre: il possesso di una persona. [EVIDENZIA LO SPOILER] "E' vecchio ora, non avrò neanche più bisogno di tenerlo in prigione. E' mio!" dirà la Giorgi in chiusura, lasciando Berenger impotentente a guardarla andare via per sempre. Un po' lento ad un certo punto, conferma vizi e virtù della regista. [FB] |
|||||||||
di L. CAVANI, CON M. MASTROIANNI, E. GIORGI, T. BERENGER, M. PICCOLI, DRAM, USA, 1982, 106', 1.85:1 |