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L'ultima giornata di libertà per uno spacciatore newyorkese, condannato a 7 anni di gattabuia... Compattissima opera di Spike Lee, che riesce ad essere incalzante nel suo andamento relativamente elegiaco grazie anche ad una squadra di attori formidabili. Su tutti troneggia un Edward Norton che regala una dimensione "umana" a questo personaggio contraddittorio, costretto a fare i conti col passato e prepararsi a pagare i suoi conti con la giustizia ma prima di tutto: con sé stesso. La sottotrama sull'identità del "traditore" è lasciata in secondo piano, mentre Lee punta più sui rapporti umani, presentandoci i due amici d'infanzia del protagonista: lo sfrontato yuppie Barry Pepper e Philip Seymour Hoffman, meraviglioso nella parte del professore imbranato e sicuramente ancora vergine che si trova ad un passo dal commettere -pure lui- "la stronzata della vita". Ancora Rosario Dawson, che oltre ad essere assai provocante, dimostra doti recitative niente male e a completamento del pregevole cast: una Anna Paquin versione "lolitesca" e quel Brian Cox sempre capace di offrire un toccante ritratto di genitore dolente ma fiducioso. Memorabile ben più di una sequenza: il dialogo di Norton allo specchio con la sua controparte negativa che urla vendetta vomitando rancore, il flashback che non sembra un flashback ("faccio un bagno, vieni con me?") la "festa" (quasi in tutti i sensi) al night club e l'onirico finale, struggente nella sua disperata oniricità. Pregiata la regia che si concede pochi lazzi (la Paquin "in estasi") mantenendosi sempre di classe alta, posizionando il film parecchie spanne sopra prodotti analoghi, a tema "delitto e castigo". Uno sguardo sul cratere di Ground Zero e la consueta critica al sistema che poi si scioglie in un carrello che svela una tenerezza di fondo del regista verso la sua città preludono al volutamente incompiuto finale, appena troppo diluito. [FB] |
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[ID] di S. LEE, CON E. NORTON, P. S. HOFFMAN E R. DAWSON, DRAMMA, USA, 2002, 134', 2.35:1, VOTO: 8 |