F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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SECONDO TRAGICO FANTOZZI
ROCKY
BRUTTI SPORCHI E CATTIVI
COMPLOTTO DI FAMIGLIA
FEBBRE DA CAVALLO
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LA CASA DALLE FINESTRE...
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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

"la Sindrome di Stoccolma con una protagonista più 'porca' che... orca"

Dopo aver rapito la figlia di un industriale e averla ammanettata al letto nel covo in casolare in campagna, uno dei malviventi (ma si tratta più di poveracci che balordi, al soldo di un committente) s'innamora di lei... "La Orca" di Eriprando Visconti, nipote del Visconti più famoso e geniale, appartiene a quei titoli transitati in tv forse mai, o semplicemente a orari tali da essere non facilmente intercettabili dall'utente tipo. Un montaggio alternato ci mostra all'inizio, da un lato la studentessa, dall'altro: i preparativi e le ultime mosse dei tre balordi, appena prima del "ratto" di "Alice" (Creed??) fra i quali riconosciamo un Flavio Bucci con accento torinese nella pianura pavese (!) Era l'Italia dei rapimento e della strategia della tensione, che poi forse erano un po' la stessa cosa. Michele Placido è il co-protagonista con la giovane attrice tedesca Rena Niehaus, all'epoca in cui si girò: ventiduenne, oltre a Bruno Corazzari a completare il trio di balordi, abbiamo Vittorio Mezzogiorno nel ruolo del commissario. L'umiliazione delle funzioni fisiologiche espletate sotto l'egida del carceriere, l'obbligo di scrivere la richiesta d'aiuto alla famiglia sotto costrizione: il regista gioca però con l'erotismo e oltre ad un accoppiamento tra Bucci e l'amante ci propone una fantasia del suo passato di pescatore e la celeberrima (almeno a livello di letteratura) sequenza della masturbazione della Niehaus. Andando poi ben al di la della nota "Sindrome di Stoccolma", tant'è che si arriva alla conturbante scena della ragazza che si lava senza inibizioni davanti a Placido. La protagonista (che pure ammette di stare al sole nuda) complice forse anche il doppiaggio che le appioppa una voce veramente "da porca" (più che da "orca") spiazza abbastanza. Tema con il moog del Guardiano del Faro. Il titolo deriva dalla griffe della camicia da uomo che la ragazza indossa, relativa alla "Orcinus Orca": una balena enorme. [FB]

di E. VISCONTI, CON M. PLACIDO, R. NIEHAUS, F. BUCCI, DRAM/EROTICO, ITALIA, 1976, 97', 1.85:1