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"due anime (e due grandi attori) reggono il film di Joel Schumacher"

 

 

In un caldo mezzogiorno estivo, un impiegato svalvola totalmente e decide di regolare certi conti privati. Abbandonata l'automobile in un ingorgo, farà molti danni durante il suo percorso verso casa, tant'è che sulle sue tracce si porrà la polizia locale, nella persona di un detective all'ultimo giorno prima della pensione...  Certo, film come "Batman e Robin" o "8 mm" fanno tremare i polsi. Ma Joel Schumacher è anche: "Un Giorno di Ordinaria Follia". Si può tacciare il film di fascismo reazionario quanto si vuole ma equivarrebbe a dimenticarsi che il personaggio di Michael Douglas è descritto fin troppo chiaramente come un uomo esaurito, nevrotico, fuso di testa. Ed è lungi dall'intenzione del regista di farne un "eroe borghese". Del resto ce la si prende sì con l'immigrazione, ma si pareggia con la sequenza ambientata nel MacDonald (irresistibile, quanto la protesta di un cittadino verso la manutenzione pubblica delle strade, la rivalsa contro i vegliardi del golf). E ce n'è anche per il nazista che vende le armi, sullo sfondo della tragedia di "uno che non è più economicamente affidabile". Il film inizia come un certo film di Fellini dove un certo Mastroianni si liberava del corpo e si librava come puro spirito sui miasmi metropolitani. Senza nessuna vergogna il regista qui ci mostra una liberazione analoga: Michael Douglas (bravissimo) si libera della favella diventando puro istinto animale: il suo scopo è quello di riappropriarsi di ciò che ha perso, senza alcun freno imposto dalla società e dalle sovrastrutture dell'etica. Gli fa da contraltare un altrettanto bravo Robert Duvall. Sono queste le due anime che da sole reggono il film, che fortunatamente ha tra le mani una sceneggiatura scritta un po' meglio di altre sue del passato. L'indizio ("D-Fens!") che lo condurrà [EVIDENZIA LO SPOILER] ad arrivare appena prima di una possibile tragedia. Teso il finale, dove i due volti del film si trovano finalmente faccia a faccia. [FB]

 

[ID] di J. SCHUMACHER, CON M. DOUGLAS, R. DUVALL, B. HERSHEY, DRAM/POLIZ, USA, 1993, 120', 2.35:1