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●●● ½ TV
MIELE AMARO COMIC THRILLER DRAMA T R A I L E R |
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"l'episodio horror: FINALMENTE!" |
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In un grande magazzino, una ragazza sta cercando un ditale d'oro da regalare alla madre. L'addetto al secondo ascensore la invita a salire al nono piano. Lì, in un luogo deserto che pare un athelier dismesso, viene seguita da una strana commessa per le parla per enigmi e frasi sibilline. Quando, una volta ridiscesa, si accorge che il ditale è rotto va a sporgere reclamo, ma apprende che il palazzo non ha un "nono piano"... L'horror puro è un genere purtroppo poco caldeggiato dalla mitica (e per certi versi inimitabile) serie classica di AI CONFINI DELLA REALTà Quella dei [EVIDENZIA LO SPOILER] manichini umani è una bella trovata (la sequenza che li vede progressivamente animarsi tutti è inquietante) già adoperata (con indubbia efficacia) da capisaldi come LA MASCHERA DI CERA e l'italianissimo goticissimo IL MULINO DELLE DONNE DI PIETRA del buon Ferroni. "Marsha" è interpretata da una convincente Anne Francis, meno lo è il dipanarsi della vicenda che salvo pochi momenti non riesce a manterenere la compattezza richiesta. Chiudendosi con un interrogativo: "chi sono quelli che sfioriamo quando passeggiamo per strada?" "Ore Perdute" è sicuramente da considerarsi come uno degli episodi più riusciti della serie ideata da Rod Serling, figura che stava dietro al progetto televisivo, e introduceva anche l'episodio numero trentadue della prima, mitica, serie di "The Twilight Zone", oggi sicuramente meno nota dei nuovi episodi prodotti negli anni '80 da Steven Spielberg e dell'omonimo film ovvero AI CONFINI DELLA REALTà Ottimi anche i comprimari di Anne Francis, con Douglas Heyes, Elizabeth Allen e James Millhollin. L'inconfondibile sound del grandissimo Bernard Herrmann fa da sfondo all'episodio ed è posto in capo e in coda a tutti i 36 episodi della serie, caratterizzandola con incipit e chiusa da "giorno del giudizio". [FB] |
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[THE TWILIGHT ZONE] DI D. HEYES, CON A. FRANCIS, E. ALLEN, HORROR, USA, 1960, 25', 1.33:1 |