F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
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SOLO GLI AMANTI...
VIZIO DI FORMA
LO SCIACALLO
THE BABADOOK
L'AMORE BUGIARDO
WOLF CREEK 2
THE DOUBLE
AUX YEUX DES VIVANTS
TUSK
COLD IN JULY
THE VOICES
STARRY EYES
MERCY
LE ORIGINI DEL MALE
OPEN WINDOWS
T R A I L E R
"la Hammer batte un colpo, ma è ancora un colpo stentato"
Ragazza mentalmente dissociata che si crede 'posseduta' è oggetto di un esperimento da parte di un prof universitario e di tre studenti. "Ivy" è la personalità che si crede celata nella mente della paziente Jane, alla quale è affidata una bambola entro cui confinare la presunta e sgradita "ospite". La realtà è ben diversa... La Hammer torna a colpire dopo il discreto WAKE WOOD e l'orrendo THE RESIDENT con questo "Le Origini del Male" (aka "The Quiet Ones". I colpi sono stentati, ma almeno si hanno segni di vita. Se taluni dialoghi vogliono essere a loro modo perturbanti ("da piccola andavo in giro nuda, non sopportavo nulla addosso") e alcuni simboli (quella specie di compasso che riporterebbe "le origini del male" ad una sorta di loggia massonica) aprono a scenari più aperti e stimolanti, il film non si discosta più di tanto dagli epigoni del film di Friedkin. Più che discreta è la scena che vede la manifestazione dell'ectoplasma (è praticamente l'unico effetto speciale del film) e interessanti sono i test che vengono fatti sulla paziente (evidentemente ricalcati da test reali in caso di esp). La fotografia non è malaccio, considerato che alterna scene che dovrebbero essere derivative di una cinepresa super8. Dopo un inizio davvero stentato, dove le invadenti irruzioni sonore tradotte in tonnellate di decibel calati come una mannaia sulle povere orecchie dello spettatore (per non parlare del repentino "cambio di tono di voce" della posseduta, della quale francamente non se ne può più!) la pellicola cresce nel punto in cui si scopre che [EVIDENZIA LO SPOILER] "Ivy" è una persona realmente esistita, prima, e durante il vero colpo di scena che rivelerà come questa sia la stessa "Jane" e non una sua "proiezione mentale". LA SETTA dell'omonimo film di Soavi è semplicemente evocata nel racconto e se pure il finale è tirato un po' via ripetendo cliché decrepiti, la visione è comunque non del tutto consigliata. [FB]
[THE QUIET ONES] di ?, con C. GAINS, R. BANNISTER, A. CIESIELSKI, HORROR, UK, 2014, 95', 1.85:1