F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
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AMARCORD
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T R A I L E R
"molta carne per futuri barbecue in questo film-tv, fin troppo televisivo, datato, ma seminale"
Un'umanità varia si ritrova imbarcata su un volo decollato da Londra assieme ad un container contenente un'antica runa sacrificale che libererà un'entità diabolica e distruttiva. E a bordo manco c'è manco Doris Day! Horror fin troppo televisivo, di passaggio sugli elettrodomestici italiani a cavallo degli anni '80, "Orrore a 12000 metri" (o "13000 piedi" secondo le misure di yankeelandia). La storia di V. X. Appleton risolve -almeno sulla carta- il dilemma del trovarsi a disporre di una manciata di dollari, dovendo tirare avanti per almeno una settantina di minuti. E' questo l'ennesimo film-tv che deve avere non poco influenzato Night Shyamallan, se pensiamo alla coralità del parco-personaggi che andranno a interagire intessendo svariate relazioni: dal tamarro country alla bimba con bambola, dall'eroe di turno al medico di colore, dalla mezza pazza "che ha capito tutto" all'archeologo responsabile di tutto il casino. Ma il saccheggio della miniera di idee diventa ancor più evidente se associamo il cassone d'acciaio deformato (dall'interno!) a J. J: Abrams e all'accenno di epidemia di possessione diabolica all'accoppiata Balaguerò/Plaza. Ma anche Sam Raimi per certe "spaccature fumose" alla "Evil Dead", e ancora il King/Darabont di THE MIST (il "sacrificio di Isacco" che conduce -forse- alla salvezza). Insomma: c'è molta carne che si presterà a futuri barbecue. Tra i volti noti, quello del mitico capitano Kirk di "Star Trek" William Shatner (che non resisterà ad un tuffo nella stratosfera) mentre Chuck Connors è il comandante pilota. La messinscena è comprensibilmente piuttosto rozza (l'aereo che vediamo "volare" è manifestamente un modellino) e questa volta il "non mostrare" non è un espediente quanto una necessità dettata dal budget insufficiente e dalla destinazione finale dell'opera. Ed è buona cosa, perché quando si arrischia qualcosa di più si scivola sulla classica banana. Datato sì, ma davvero seminale. [FB]
[THE HORROR AT 37,000 FEET] DI D. LOWELL RICH, CON W. SHATNER, HORROR, USA, 1973, 70', 1.33:1