F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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● ½

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9
AVATAR

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

"tutto già visto in questo film di fanta-action, dove la seconda si mangia la prima"

Nello spazio siderale un ufficiale si sveglia dal lungo sonno congelato e lentamente prende coscienza di quanto è successo alla missione che prevedeva la colonizzazione di un pianeta che potesse ospitare la vita... "Pandorum", a sentire i dialoghi del film omonimo, sarebbe una sorta di "sindrome" che induce i viaggiatori spaziali svegliati da lunghi periodi di criogenesi (un tempo si sarebbe detto "di ibernazione") inducendoli alla pazzia. Ma poi si dice dell'altro. Cos'è questo film di fantascienza se non un  THE DESCENT  nello spazio? Ci sono le creature cannibali che si muovono a branchi, là era nelle grotte sotterranee, qui è nei corrodoi della grande nave spaziale. Diciamolo subito: i fasti del capolavoro horror di Neil Marshall non sono nemmeno sfiorati. Ma i problemi non si fermano qui e sono davvero tanti, a iniziare dall'irritante trasformazione che vuole alcuni personaggi passare dal totale "stato selvaggio" alla modalità "so tutto io e ora vi spiego" con tanto di atteggiamento tra l'altezzoso e il sarcastico. Insopportabile! E il modello si ripete svariate volte: per la bella ragazza-amazzone stile Mila Jocovich, l'alto ufficiale ("caporale") che sbuca fuori dal niente in cabina di comando dove resta per tutto il tempo il personaggio di Dennis Quaid. Del capostitpite di Ridley Scott si prendono poi le atmosfere sporche e claustrofobiche, ma la fotografia non è ispirata e le scenografie (di rimando queste da  ALIEN 3  di Fincher) sanno di déjà vu. Poi è davvero nella mancata cura dei dettagli e degli svarioni, che vedono ad esempio la già citata amazzone cambiare la pulizia del volto da un'inquadratura all'altra. L'action, tra l'altro pure confusionario, si mangia tutto quanto il resto, e si partecipa davvero poco nel marasma di gente che non fa altro che urlare a quello che andrà poi a risolversi al solito, immancabile countdown alla "Nostromo". Il doppio-colpo di scena in coda non salva davvero la baracca. [FB]

[ID] di C. ALVART, CON D. QUAI, B. FOSTER, C. GIGANDET, FANTASCIENZA/AZIONE, USA, 2009, 104', 2.35:1