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IL PETROLIERE
L'ASSASSINIO DI JESSE JAMES
4 MESI 3 SETTIMANE 2 GIORNI

PROMESSA DELL'ASSASSINO
INTO THE WILD
NON é UN PAESE PER VECCHI

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PARANOID PARK
LA VIE EN ROSE
LUSSURIA SEDUZIONE E...

JOSHUA
THE GIRL NEXT DOOR
NELLA VALLE DI ELAHE
ONORA IL PADRE E LA MADRE

ESPIAZIONE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Alex è un sedicenne che trascina la sua adolescenza come tanti, tra scuola, prime esperienze amorose e lo skateboard. Tutte vissute con lo stessa patina di apatia. Anche perché ultimamente c'è qualcosa che lo turba: un tragico fatto di sangue che, forse, lo vede coinvolto... Ci troviamo indubbiamente sotto gli occhi un oggetto quantomeno insolito: un patchwork di immagini, fotografie, musiche, che ha ben poco di già visto e molto davvero da raccontare. Raramente si è potuto assistere poi ad un ritratto tanto verosimigliante di adolescenti. Gus van Sant, ha fatto ricorso ai più disparati mezzi di ripresa (dal super 8 al 35 mm sino al digitale) allargando e restringendo il diaframma, aumentando e diminuendo l'esposizione, attraverso giganteschi primi piani (alla maniera dell'ultimo Lynch), usando spesso carrelli e ralenti, e utilizzando musica apparentemente anacronistica come quella di un Nino Rota ("Giulietta degli Spiriti" e "Amarcord") consegnando alle immagini una dimensione straniante e vagamente aliena. Quel che più interessava al regista, era penetrare questo mondo impenetrabile, occluso al mondo degli adulti (inquadrati spesso fuori campo, sfocati), perforando in ogni possibile maniera la dura corazza difensiva che gli adolescenti si costruiscono intorno. Il piano della narrazione è stratificato e destrutturatissimo, tanto da venirci ripresentato condito di musiche e inquadrature diverse, quasi fossero dettato ogni volta da uno stato d'animo differente. "Paranoid Park" è fondamentalmente un giallo dell'animo, di un adolescente costretto a portare con sé un pesantissimo fardello. Presente nel film l'immancabile doccia -a quanto pare- oggetto feticcio per l'autore, dove la catarsi non è però sanguinosamente liberatoria come nel lavoro di mastro Hitch. E piuttosto che esplodere: implode, in humana pietas. [FB]

 

[ID] di G. VAN SANT, con G. NEVINS E D. LIU, DRAMMATICO, USA, 2007, 85', 1.85:1, VOTO: 8