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●● ½
THE VILLAGE |
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"straordinario sul piano visivo, 'Amelie va alla guerra' non convince del tutto" |
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Al termine del devastante primo conflitto mondiale, un'esile fanciulla cerca di scoprire che fine abbia fatto il fidanzato dato per morto. Contro tutto e tutti l'indagine si spinge oltre l'immaginabile, incrociando destini alterni di un caravanserraglio di figure strane che nel bene o nel male hanno avuto a che fare con lui... Straordinario sul piano prettamente visivo, il più ambizioso progetto dell'estroso Jeunet finisce un po' schiacciato da una durata eccessiva della pellicola che nelle intenzioni vuole essere una sorta di poema d'amore equamente ripartito tra l'epico e il fiabesco. Evidentemente l'enorme successo di pubblico e critica de IL FAVOLOSO MONDO DI AMELIE deve avere spinto all'autore di arrischiare il grande passo. Il tutto si concretizza in uno sforzo produttivo immane per una nazione non stellestrisce (le musiche sono però di un certo Angelo Badalamenti, in momentanea licenza da David Lynch) ma "Amelie va alla guerra" come fu ironicamente ribattezzato "Una Lunga Domenica di Passioni" (Audrey Tautou) non riesce a convincere del tutto, complice un ritmo non sempre adeguato. Pare infatti che Jeunet sia indeciso e dove si fa più riflessivo ed elegiaco affatica lo spettatore che magari un momento prima era tirato per il braccio in una corsa folle come in groppa ad un cavallo imbizzarrito. Questo tira-e-molla rischia di spazientire anche chi (come chi scrive) era rimasto ammaliato dalla magnifica ricostruzione (complice una computer grafica usata a fin di bene) della Francia del tempo, con una Gare de Lyon in testa ad una Parigi fotografata negli anni di massimo splendore. E poi: dirigibili, biplani a motore, ma soprattutto riprese di guerra di una potenza visiva devastante, tanto da far declassare il sopravvalutato Spielberg a "soldatino di ventura Ryan". Completa il quadro una bella fotografia a valorizzare scenari naturali (Bretagna, ma anche Provenza) di grande fascino. [FB] |
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[ID] di J. P. JEUNET, con A. TAUTOU e M. COTILLARD, NOIR/DRAM/GUERRA, FRANCIA, 2004, 132', 2.35:1 |