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COMIC THRILLER DRAMA |
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"ironia e poliziesco perfettamente dosati per un Hitchcock minore da riscoprire" |
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Il sipario apre su Washington e segue il racconto di un uomo che rimanda al giorno in cui l'amante cantante e attrice gli si presentò dicendo di aver ucciso il marito, chiedendogli di tornare sul luogo, sottrarre le prove e simulare un tentativo di furto. Sfortunatamente viene scoperto dalla cameriera e la situazione lo induce alla fuga. Trova l'appoggio di una spasimante dell'accademia che lo fa riparare dal padre e inizia a indagare... Nonostante "Paura in Palcoscenico" non rientrasse tra i titoli più amati da Hitchcock, quest'opera si avvale di una trama piuttosto elaborata che prevede una catena di intrecci tra più personaggi, esordendo su di un flashback (il cui senso sarà dato nel finale) presentando tutti i tratti del suo alto cinema con al centro l'eroina appassionata che mette anima e corpo per salvare il suo uomo. Rappresenta inoltre l'unica occasione in cui la femme fatale per antonomasia Marlene Dietrich ebbe a lavorare con il Maestro della suspense, la quale si ritaglia anche in proscenio i suoi celebri numeri musicali. Comunque la vera scena è quasi interamente riservata a Jane Wyman, col fuggiasco Richard Todd e Michael Wilding nel ruolo dell'ispettore innamorato. Ogni personaggio recita per più o meno tempo una parte andando a costruire un castello di bugie destinato a creare confusione (l'anziana madre della protagonista non si beve la storia vera dell'ispettore "venuto per un thé") inevitabilmente prossimo a sgretolarsi sul finiro della vicenda. L'eroina della storia che aggancerà l'ispettore "fingendosi" dapprima a lui interessata si spingerà addirittura ad un furto di identità forte del suo lavoro all'accademia di recitazione, presentandosi al personaggio della Dietrich camuffata al fine di ottenere informazioni utili alla sua indagine e cercare conferme ai suoi sospetti. Ironia e poliziesco perfettamente dosati, con un impagabile Alastair Sim come padre della Wyman, per un Hitchcock minore da riscoprire. [FB] |
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[STAGE FRIGHT] DI A. HITCHCOCK, CON M. DIETRICH, J. WYMAN, R. TODD, GIALLO, USA, 1950, 105', 1.33:1 |