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"il Fato ha il volto di un cane nel meraviglioso (e dolorosissimo) film d'esordio di Inarritu" |
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A Buenos Aires tre vicende di povertà e miseria, anche culturale, si dipanano parallelamente: un ingenuone disoccupato che ci prova con la cognata, vittima a sua volta del marito violento che arrotonda in rapine e che già le ha dato un figlio, sogna di portarla via e per questo si impelaga nelle scommesse sui combattimenti tra cani. Un barbone, con un passato di guerrigliero zapatista, si circonda di quattrozampe e "giustizia" su commissione. Infine, in un quadro di famiglia altoborghese un uomo sposato ha una relazione con una bellissima modella. L'appartamento-alcova che lui le regala, sarà luogo di dolore per lei e il suo cucciolo... Meraviglioso e dolorosissimo film che rivelò l'Inarritu di 21 GRAMMI e di BABEL Vi aleggia la lunga ala nera della tragedia greca, tanto quanto il Fato che si abbatterà feroce sulla modella perfetta. Cosa dire sulla convalescenza di Valeria, resa insostenibile dalla prigionia del cagnolino impossibilitato a ritrovare la via di uscita per la salvezza: un "nido d'amore" pensato per lei da Daniel e diventato prigione, con il peggio che ancora deve venire? Questi figli (Octavio e Susana, presi 'a campione') sono lasciati a loro stessi, non tanto per ignavia dei genitori, quanto per una relativa "impotenza", già vittime loro stesse. In una carenza di sentimenti, ovvio che quando questi nascono siano inficiati e corrotti dallo stato delle cose, e quindi snaturati (la stessa televisione propone una versione menzognera dei sentimenti). E' o non è El Chivo, il barbone dal passato rivoluzionario con un passato remoto da insegnante, se non un "cane sciolto"? E suoi i quadrupedi manco possono essere spacciati per agnelli sacrificali. E' un inferno dove i fratelli di sangue si uccidono (o si fanno uccidere) tra loro, e dall'inferno non si può fuggire, a meno di rinunciare alla violenza per ottenere Giustizia. Il Fato sotto forma di un cane darà la svolta ai destini dei personaggi ritratti. Filmone. [FB] |
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[ID] di A. G. INARRITU, CON G. G. BERNAL, G. TOLEDO, V. BAUCHE, DRAMMA, MESSICO, 2000, 148', 1.85:1 |