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●● ½
T R A I L E R |
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"una sorta di 'Speriamo che sia Femmina' drammatico" |
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In un casale tra la campagna e il mare, una ragazzina del posto crea turbamenti in un nucleo famigliare... Dopo l'esordio folgorante in GOCCE D'ACQUA SU PIETRE ROVENTI non poteva tardare molto prima di rivedere sullo schermo la lolita Ludivine Sagnier. Ah, rivediamo pure Girardeau E difatti, dopo appena due anni ecco questo "La Petite Lili" dove la ritroviamo, seppur in un film 'collettivo', come figura cardine intorno alla quale ruota tutta la storia. Dopo appena due minuti eccola infatti comparirci davanti come una venere, nudissima s'intende. Sarà però l'unica apparizione come mamma l'ha fatta di tutto il film è bene sottolineare. Uno spreco di tempo quindi? No, perché è fuori di dubbio che almeno la prima grossa parte della vicenda catturi l'attenzione: vuoi per l'ambientazione bucolica, vuoi per l'interazione (incontri, ma per lo più scontri) tra i molti personaggi, in uno schema che mi ha ricordato, con le dovute proporzioni SPERIAMO CHE SIA FEMMINA del grande Monicelli. Ma in questo film francese non si ride affatto e la tensione quando la "famiglia allargata" è riunita a tavola è quasi palpabile. In pratica abbiamo un giovane regista in erba con vocazioni intellettualoidi, poi il fidanzato della madre vedova che -almeno secondo il suo sguardo- ne è l'antitesi: "uno che ha girato un film intitolato 'Lo Spezzatino'" avrà a dire. Poi c'è la figlia di una vicina di casa, innamoratissima non corrisposta del primo, che invece ha perso la testa dietro la ragazzina interpretata dalla Sagnier: una tipa del posto (mentre gli altri sono lì nella casa in campagna per le vacanze, ma vengono tutti da Parigi) che però pare dimostrare sin da subito delle idee molto chiare su ciò che vuole dalla vita ed è disposta a tutto pur di raggiungere i suoi obbiettivi. Poi c'è il nonno brontolone, da cui l'ovvio riferimento al bel film italiano sopra menzionato. Nell'ultima parte, gli autori si danno al metacinema. [FB] |
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[ID] di C. MILLER, CON CON L. SAGNiER, B. GIRARDEAU, N. GARCIA, DRAMM, FRANCIA, 2002, 100', 1.85:1 |