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2001 ODISSEA NELLO SPAZIO
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STRAZIAMI MA DI BACI...
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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"tanto essenziale nella storia della fantascienza distopica, quando invecchiato"

 

 

Dopo un viaggio di 2000 anni attraverso lo spazio, l'equipaggio di un navetta spaziale raggiunge quel che crede essere un pianeta ospitale dove c'č vita. La trovano, ma sarebbe stato meglio continuare a dormire... Per apprezzare "Il Pianeta delle Scimmie", il primo film, l'originale, occorre anzitutto dimenticarci di cosa realizzava lo stesso anno Stanley Kubrick. Solo cosė possiamo digerire il vintage che lo fa apparire tanto invecchiato, addirittura naif, oggigiorno. Certo, il colpo di scena finale, la prima volta che lo si vedeva, lasciava letteralmente di stucco, proiettando lo spettatore a condividere col personaggio un universo di disperazione. Per il resto č una pellicola molto "spigolosa", con un Charlton Heston irsuto e davvero poco empatico verso le spettatore: difficile immedesimarsi in lui, e ancora meno con gli altri che si perderanno presto per strada, razzista e spocchioso com'č (pare anche lo stesso Heston nel mondo reale). Dopo un inizio lentisimo, ecco l''incontro-scontro con le cattivissime scimmie, qui davvero antipatiche e ostile, da far sembrare il Tim Roth del remake-divertissement  PLANET OF APES  di Burton, una mascotte da circo. Ci sono anche gli umani a loro simili, che al primo incontro rubano loro i vestiti mentre sono al bagno come a un Nando Mericoni qualsiasi. Il make-up della scimmie umane, pure premiato agli Oscar (le scimmie di Stanley sono tutt'altra cosa) non mi ha mai troppo convinto, trovando le espressioni troppo buffe e il look adatto pių ai motociclisti della domenica. Il regista Franklin J. Schaffner non certo uno che abbia fatto del ritmo il punto distintivo, vedasi  PAPILLON  e anche in un certo senso  RAGAZZI VENUTI DAL BRASILE Ascoltando ora le musiche mi son detto: caspita, ma Alan Silvestri deve molto a costui, oltre che a Stravinski, e difatti chi ti leggo nei titoli? Il nome di Jerry Goldsmith: vero valore aggiunto alla pellicola.  [FB]

 

[PLANETS OF THE APES] DI F. J. SCHAFNER, CON C. HESTON, FANTASCIENZA, USA, 1968, 107', 2.35:1