F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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LA BANDA DEGLI ONESTI
TOTò E LA MALAFEMMINA
POVERI MA BELLI
L'INVASIONE DI ULTRACORPI
RAPINA A MANO ARMATA
L'UOMO CHE SAPEVA TROPPO
IL SETTIMO SIGILLO
IL GIGANTE
IL LADRO

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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

"il fascino vintage di un film dal quale molti avrebbero tratto idee"

Giunti a bordo di un disco volante nell'atmosfera di un pianeta lontanissimo in cerca di notizie su una precedente "spedizione", il capitano e il suo equipaggio ricevono via radio l'invito a "non scendere". Declinato l'invito, vi trovano un uomo, scienziato facente parte del precedente contingente, e sua figlia: cresciuta lì. C'è anche il robot costruito dall'uomo, seguendo le conoscenze di un'antichissima civiltà. Costui li informa che tutti gli altri sono stati annientati da una misteriosa "forza invisibile" che potrebbe ancora risvegliarsi... Sentendo parlare di "carte astrali", di "disintegratori" (paiono il "murchadna" di Martin Mystere) non può non venire in mente l'Enterprise, e il capitano con il volto di Leslie Nielsen (pre-commedia dei fratelli Zucker) non può non ricordare l'omologo Kirk che sarebbe venuto di lì a pochissimo. Il fascino "vintage" de "Il Pianeta Proibito" poi si deve più di tutto al designe del robot "Robbie" (eheh) che ci fa sorvolare sulle scenografie manifestamente di cartapesta e sulle lucine intermittenti dell'alta tecnologia dei "Krell". Il vero "nonno" dei droidi di George Lucas non è l'unico elemento che avrebbe ispirato generazioni di cinefili: penso alla tecnologia urbanistica aliena al quale il Verhoeven di  ATTO DI FORZA  deve tutto (come del resto lo stesso deve qualcosa al "sistema protettivo" che impedisce a Robbie-  ROBOCOP  di nuocere al suo costruttore). La totale assenza di musica in questo "Il Pianeta Proibito" non aiuta certo a rendere il tutto più "fluido", e una narrazione stentata, specie nella prima metà, genera noia più che suspense. Tra ingenuità assortite (la graziosa figlia di Morbius fa il bagno... vestita!) si arriva ad una svolta alla 'Quatermass" ben più avvincente, con il "mostro invisibile" simile a quello di  PRIGIONIERI DEL'ORRORE  [EVIDENZIA LO SPOILER] che si scoprirà "creato" da Morbius. Straniante la voce di Nino Manfredi in un simil contesto. Si può vedere. [FB]

[FORBIDDEN PLANET] DI ?, L. NIELSEN, FANTASCIENZA, USA, 1956, 98', 2.35:1