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IL PICCOLO DIAVOLO
TRAPPOLA DI CRISTALLO
CHI HA INCASTRATO ROGER...
DONNE SULL'ORLO DI UNA...
BEETLEJUICE
ESSI VIVONO

INSEPARABILI
MONKEY SHINES
IL SERPENTE E L'ARCOBALENO
FRANTIC
RAIN MAN
NUOVO CINEMA PARADISO
DANKO
BIRD

ULTIMA TENTAZIONE DI CRISTO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"il più compiuto e riuscito film di Benigni"

 

 

Un prete-esorcista in crisi religiosa preso da una storia sentimentale e che "regge l'anima coi denti", si trova davanti un diavoletto vanesio, ingenuo e casinista che identifica con la tentazione personificata. Dapprima cerca di conviverci, poi cerca di abbandonarlo. Così, dall'Inferno, manderanno qualcuno a prelevarlo a forza... Dopo la stimolante esperienza d'autore con Jim Jarmusch, Roberto Benigni ci lancia direttamente nella regia de "Il Piccolo Diavolo": il suo film più compiuto e riuscito, recitato in lingua inglese. "Tu sei quella cosa schifosa che stava dentro a quella donna?" "sì, cioé no: la signora era quella cosa schifosa che stava fuori di me". Basterebbe questo sublime passo a raccomandarne la visione. Stupenda è la partitura scritta dall'amico Evan Lurie (qui anche attore) lussuosa la partecipazione di Walter Matthau (porterà a sperdere il diavoletto come un cane qualunque) e cameo assortiti (Franco Fabrizi, Stefania Sandrelli) bella è la fotografia (poi diverrà sempre più sciatta nelle regie che seguiranno). La scoperta del nuovo mondo ("sono Gloria, ho lasciato la patente sul tavolo, accanto alla frutta!") è il punto forza della sceneggiatura di Cerami, che riesce ad istituire una storia dotata di molto ritmo. Divertentissima la sequenza della cena ("possedevo una grassona brutta, tremenda") e la partita a chemin de ferre ("nove!") la scena della sfilata boicottata dal vento (qui, il regista riesce a toccare registri anche poetici). Qui farà la sua prima apparizione il personaggio della Braschi, che qui fa davvero un sesso esagerato. A: "vorrebbe passare una notte a letto con me?" giungerà un comprensibile: "solo un idiota potrebbe rifiutare un'offerta del genere!". Entrata nell'immaginario collettivo la sfilata in chiesa ("modello numero 18, Giuditta!") per chi sa leggere tra le righe: uno sberleffo ai boccaloni baciapile. La rilettura della celebre gag di "Totò a Colori", segue quella con Troisi di quattro anni antecedente. Poetico e divertentissimo. [FB]

 

di E CON R. BENIGNI,  COn W. MATTHAU, N. BRASCHI, S. SANDRELLI, COMMEDIA, ITALIA, 1988, 111', 1.85:1