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V PER VENDETTA
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"dramma famigliare che scava solchi profondi nei protagonisti: Vamessa Kirby e Shia Labeouf"
Una donna affronta il travaglio pre-parto in casa, dov'è con il compagno e li raggiungono una ostetrica per aiutarla a partorire. Qualcosa pare andare storto. Quel che accadrà poi vedrà coinvolta la famiglia di lei... "Pieces of Woman", film ungherese prodotto e distribuito 'Netflix', ci presenta la vicenda umana di una donna in stato interessante, che opta per affrontare il parto presso la sua abitazione. A mezz'ora dall'inzio, compare il titolo. Quel che avviene prima è nella descrizione stringata della trama riassunta qui sopra. Abbiamo a che fare con un fosco dramma famigliare che condurrà a confronti durissimi alla "riunione" a casa della madre di lei, con presenti la sorella minore e la donna-avvocato (che scopriremo avere una relazione col compagno della protagonista) e a prendere consapevolezza delle macerie prodotte, e alla difficoltà dii scelte che vanno dall'iniziale intenzione di consegnare il corpo del neonato alla "ricerca scientifica", e al processo che si profila nel quale si vorrebbe parteciparvi come "parte civile". Trattandosi di film proveniente dall'Ungheria non si può fare a meno di pensare ad un certo cinema impegnato e che scava nelle psicologie umane, alla 4 MESI 3 SETTIMANE 2 GIORNI E come nel film del rumeno Mungio anche qui si trova nella protagonista, una brava Vanessa Kirby, una interprete profonda e coraggiosa. La cop-produzione americana si rileva nella partecipazione di un irriconoscibile Shia Labeouf barbuto nel ruolo del compagno (in un breve frame gli si intravvede il 'bigolo'). Rivediamo anche Molly Parker nel ruolo dell'ostetrica, che rivedremo nell'epilogo processuale. Belle musiche. "Ogni oggetto solido ha una sua vibrazione, se l'esterna si sintonizza con l'interna c'è la risonanza. Qualche volta può essere così potente da far crollare un ponte". [FB]
[ID] DI K. MUNDRUCZO, CON V. KIRBY, S. LABEOUF, E. BURSTYN, DRAMM, UNGHERIA/USA, 2020, 128', 1.85:1