F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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MILK

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Trasferitosi con la madre e la sorella in campagna, causa il lavoro del padre, un bambino di otto anni, lontano dai compagni di giochi, stringe un legame con un coetaneo che ritiene abitare in una fattoria vicina. L'ingenuità infantile gli nasconde che si tratta di un piccolo prigioniero in un campo di concentramento... Questo ennesima pellicola ispirata all'Olocausto, dignitosa ma riuscita a metà, consta appunto di due parti ben distinte. La prima, la più riuscita, investe buona parte della narrazione e vede il piccolo prendere progressivamente coscienza dell'orrore che gli sta intorno; la seconda si risolve in un frettoloso e improbabile epilogo che spreca l'occasione di lasciare un segno profondo nello spettatore, mancando l'obiettivo del film. Un peccato perché i quadri toccanti non erano mancati (il primo incontro col bambino al di la del filo spinato) e con una maggior calma si sarebbe potuto costruire un finale davvero lacerante. Senza questo, il tutto si risolve nel mettere ancora una volta sotto i riflettori l'abominio compiuto dal nazismo in virtù di ideologie deliranti recepite ciecamente da buona parte di un intero popolo. Le figure dissidenti (la madre del gerarca, la cameriera) sono lasciate volutamente ai margini, fino all'implosione all'interno dello stesso gruppo familiare: Vera Farmiga, credibile nel ruolo della moglie che appreso il segreto che si cela dietro al fumo acre che fuoriesce dalla ciminiere del vicino campo, si ritrae d'istinto dal congiunto (analogamente, nel viso di quest'ultimo vedremo dipinta la medesima disperazione mista ad impotenza, per non aver impedito l'irreparabile). A margine è anche lasciata la rappresentazione della violenza (la serva lava via dal pavimento quel che resta del prigioniero che "pelava patate", così come la punizione del piccolo la accertiamo nei suoi lividi postumi) e la scelta del "non mostrare" (produceva Disney) per una volta, non si rivela la migliore. [FB]

 

[BOY IN STRIPED PYJAMAS] di M. HERMAN, CON V. FARMIGA, DRAMMA, UK/USA, 2008, 93', 1.85:1, VOTO: 7