F A B I O B O R E L L I H O M E P A G E C I N E M A

F A B I O B O R E L L I H O M E R E C E N S I O N I C I N E M A T E M P O L I B E R O B I K E < 1 9 7 0 1 9 7 1 1 9 7 2 1 9 7 3 1 9 7 4 1 9 7 5 1 9 7 6 1 9 7 7 1 9 7 8 1 9 7 9 >			●● ½ LPSB AMARCORD LA STANGATA ROBIN HOOD VOGLIAMO I COLONNELLI IL DORMIGLIONE L'ESORCISTA LISA E IL DIAVOLO I CORPI PRESENTANO... PERCHé QUELLE STRANE... LA MORTE HA SORRISO... SUSSURRI E GRIDA LA GRANDE ABBUFFATA LE DUE SORELLE SERPICO PAPILLON COMIC THRILLER DRAMA T R A I L E R
	"per quanto stilisticamente assai più colto"
		Genova. Nella guerra per il controllo del traffico della droga si intromette un commissario zelante dai modi spicci: da una parte ci sono i siciliani e dall'altra i libanesi. Scoperchiato il coperchio sul malaffare che investe criminalità e politica, il commissario si attira le inimicizie e le reazioni dei "cattivi" non si faranno attendere... Fa sorridere vedere le 127 dell'allora polizia lanciarsi in arditi inseguimenti in autostrada: l'incipit è un lunghissimo inseguimento in autostrada che risponde alla domanda sul perché Tarantino chiamasse Enzo Girolami Castellari "Maestro!". Al di là del titolo (orrendo e reazionario) "La Polizia Incrimina la Legge Assolve" è uno dei più primi poliziotteschi italiani nato cavalcando l'onda lunga de "Il Braccio Violento della Legge" di Friedkin del quale recupera pure Fernando Rey. Certo anche qui si parla di Marsiglia, ma dopo qualche centinaio di metri di autostrada già si scorge un cartello si legge "Recco" (vicino a Genova). Il commissario di Franco Nero ambirebbe a far sembrare Callaghan una mammoletta, prendendo a schiaffoni tutti: uomini, donne, e quando lo vediamo procedere minaccioso contro gli operai in sciopero ci si attenderebbe prendesse a cazzotti pure loro, ma in fin dei conti è anche lui un tenerone: la figlioletta è di ritorno dal collegio e a casa lo aspetta la compagna (Delia Boccardo). La cosa chiara è che nei primi anni '70 la polizia era ben lieta di fornire le proprie volanti a far bella mostra sugli schermi cinematografici e il dubbio è che si siano serviti del filone come passerella per rendersi più "simpatici". Per quanto stilisticamente assai più colto della media dei poliziotteschi del periodo (l'agguato notturno al ralenti su tutto) anche il film di Enzo Girolami Castellari scadrà nella deriva (seppur "motivata" dalle circostanze) "giustiziera" alla Charles Bronson come tutti gli altri. Fratelli de Angelis alle musiche, che almeno qui non rispolverano l'immarcescibile Dune Buggy. [FB]
	DI E. G. CASTELLARI, CON F. NERO, J. WHITMORE, D. BOCCARDO, F. REY, POLIZIESCO, ITA, 1973, 92', 1.85:1