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PUBLIC ENEMIES T R A I L E R |
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"al terzo lungometraggio, Villeneuve tratta di un fatto vero e affina il suo stile" |
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"Ho deciso di mandare al Creatore tutte le femministe che mi hanno inasprito la vita". Respinto dall'esercito poiché "sociopatico", iscritto al politecnico della sua città, affida a una lettera i suoi propositi e passa all'azione... Esattamente a vent'anni di distanza dalla strage avvenuta al politecnico di Montreal, Denis Villeneuve gira "Polytechnique". Se l'inizio ci porta immediatamente addentro al fattaccio, subito dopo assistiamo alla vigilia del pazzo attentatore, e mentre lo vediamo "prepararsi", ascoltiamo la sua voce over a ripetere le parole che avrebbe affidato ad una lettera, per "spiegare" il suo insano gesto. Villeneuve si affida, al suo terzo film, ad un bianco e nero estremamente raffinato, "Anche se i media mi etichetteranno come un pazzo assassino, io mi considero una persona erudita e razionale". Il colloquio per accedere allo stage di "ingegneria meccanica" della ragazza, seguita dall'attesa dell'omicida che si aggira per l'ateneo inconsapevole con il fucile a pallettoni in una sacca a tracolla, appena prima che scoppi l'inferno. Quel che segue mette i brividi, ancor più della nevicata che imperversa fuori mentre dentro è la mattanza, che il regista comunque non insegue nel grand guignol, anzi si limita ad un "fuori campo" e "fuori fuoco" ancor più raggelanti. Il montaggio si rivela poi a-temporale, dato che alla scoperta dei corpi a terra, seguiranno momenti di futuro alternati a flashback. Se la durata di questa pellicola è davvero ai limiti del corto, appena 74 minuti, lo stile del canadese è ora affinato e già aderente a quanto si vedrà in PRISONERS titolo che gli diede notorietà, Potente la scena che vede il sangue dell'attentatore e della vittima... incontrarsi o quell'occhiata fugace ma significativa al Quernica di Picasso raffigurato all'interno dell'ateneo. Nei titoli di coda scorrono i nomi dei giovani periti nella strage. "Possiamo definire l'etropia come la misura del disordine di un sistema". [FB] |
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[ID] di D. VILLENEUVE, CON K. VANASSE, M. GAUDETTE, S. HUBERDEAU, DRAM, CANADA, 2009, 74', 2.35:1 |