F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 5 0        1 9 5 1        1 9 5 2        1 9 5 3        1 9 5 4       1 9 5 5        1 9 5 6        1 9 5 7        1 9 5 8        1 9 5 9        >

 

●●●●






LO SCEICCO BIANCO
TOTò A COLORI
DON CAMILLO
MEZZOGIORNO DI FUOCO
UMBERTO D
LUCI DELLA RIBALTA
ANNA


*

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"una miniera di spunti anche per sir Alfred e un classico imprescindibile"

 

 

Giunto in città dalla missione della madre, il nipote "povero" e non adeguatamente acculturato viene assunto dallo zio industriale. Partendo "dal basso", lega con un'umile impiegata. Inizialmente snobbato dalla bellissima cugina, verrà da questa avvicinato durante un ricevimento al quale è invitato in vista di una promozione dopo l'iniziale gavetta. Scoccato l'amore dovrà fare i conti con la fidanzata, scopertasi incinta... "L'uomo triste" bene impersonato dal giovane tormentato Montgomery Clift offre le adeguate sfaccettature al suo personaggio: in bilico tra il pavido e l'indeciso... L'apparente vacua rampolla sempre al centro delle cronache scandaliste interpretata dalla Taylor lo trova interessante ("e io che credevo di essere complicata!") Sherley Winters abbonata al consueto ruolo chi resta "becca" e fa una brutta fine (vedasi Kubrick) che imbruttisce a vista d'occhio nel corso della vicenda. Il "bivio" dinanzi al quale si pone il protagonista è restare povero e infelice o coronare un sogno "impossibile" unendo carriera e amore? E la location "motore" della vicenda: il lago dove già in passato erano "affogati due giovani", che assurge alla fama di "luogo maledetto" (ma l'intero film è pervaso di dramma, coevo di tragedie incombenti lungi da quanto sarebbe successo al vaglio di Bava e Cunninghan. Qui entra in ballo il detective "Marlowe" (ovviamente un mastino) dal volto di Raymond Burr (che sir Alfred lo abbia notato qui per per dargli la parte dell'uxoricida condominiale, il quale avrebbe assoldato lo stesso Clift per  IO CONFESSO  due anni dopo?). Formalmente è quasi un antenato di  ATTRAZIONE FATALE  almeno nella parte dove il soggetto maschile è oggetto di stalking dall'amante che pretende di farsi sposare. Per quanto la regia di Stevens sia statica e "classica" in senso stretto, "Un Posto al Sole" resta imprescindibile. Immortale la sontuosa partitra di Franz Waxman. [FB]

 

[A PLACE IN THE SUN] DI G. STEVENS, CON M. CLIFT, E. TAYLOR, S. WINTERS, DRAM, USA, 1952, 117', 1.33:1