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NON CI RESTA CHE PIANGERE COMIC THRILLER DRAMA T R A I L E R |
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"Bronson contro i 'colonnelli' del Guatemala e un novello dottor Mengele" |
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Assoldato per agire in incongnito in Guatemala e uccidere un sadico torturatore del regime lì insediato, un attempato "lupo solitario" si conceda dalla sua isola solitaria e dall'amato delfino e torna in azione... Andiamo per grado, dall'inizio. I titoli di testa di "Professione Giustiziere" sono inferiori solo a quelli de LA CASA DALLE FINESTRE CHE RIDONO in quanto a efferatezze e macabro. In pratica: assistiamo alla martirizzazione di un oppositore (nudo, legato ad un trapezio, e attaccato con delle sonde nell'ano, sui genitarli e sui capezzoli alla corrente ad alta tensione) del sanguinario regime che in un ipotetico Guatemala dei "colonnelli" fa scempio di corpi e anime praticando la tortura nelle vesti di un perfido vecchio che chiamano "Il Dottore". Pur non facendo parte della saga de IL GIUSTIZIERE DELLA NOTTE questa pellicola sembra evocare "l'uomo dal grilletto facile" richiamando in campo il roccioso Charles Bronson. Il personaggio di Bronson lo ricorda in verità solo alla lontana, se non altro per l'impassività con la quale uccide i cattivi. Joseph Mahler agghiacciante pure lui nella sua impassibilità mentre, nei panni di "dottor Clement Molloch" compie nefandezze degne di un "Mengele", e si accompagna a questi pure la "sorella" ("Claire": Antoinette Bower) è -se possibile- pure peggiore di lui. "Quel che mi serve veramente è un fucile con una canna mozza, e delle cartucce, e una pistola di grosso calibro!". Belle ambientazioni, specie nella seconda parte ambientata nella miniera di opale, quando il film diventa quasi un western (vedasi il regolamento di conti al saloon, prima di chiudere in maniera browninghiana). Per l'eccesiva componente di violenza e truculenza nella narrazione particolareggiata delle torture, questo film non ha goduto di troppi passaggi televisivi. Leggendaria la scena dove Bronson stende un gigantesco nativo afferandolo per ...l'arnese (!) [FB] |
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[EVIL THAT MEN DO] di J. L. THOMPSON, CON C. BRONSON, T. SALDANA, J. MAHER, AZ, USA, 1984, 87', 1.85:1 |