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NON CI RESTA CHE PIANGERE
INDIANA JONES E IL TEMPIO...
DUNE
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Cambiare il mondo con la violenza, è lo spunto del libro "I Demoni" di Dostoevskij che un regista genialoide vuole adattare per il cinema. Si infatua di Ethel, una bellissima ragazza che raccimola soldi per i genitori spogliandosi a loro insaputa per nudi artistici, dalla quale cerca e ottiene di portarla sino al limite. La storia si tinge di giallo quando un cadavere viene rinvenuto sfigurato e nel quale Ethel riconosce la vecchia fiamma del regista, anche lei un tempo attrice. In un gioco di specchi riflessi, si sostituisce a quest'ultima andando a vivere con un lavapiatti squattrinato con il quale vivrà un film nel film dove i piani di realtà e finzione si mescoleranno sino a sovrapporsi. A complicare ulteriormente le cose si andrà ancora ad aggiungere l'omicidio di un arcivescovo lituano (?) che rivelerà un coinvolgimento apparentemente oscuro del lavapiatti... Andrzej Zulawski gira il suo "8 & 1/2" tra Lynch e l'Ultimo Tango di Bertolucci, nome quest'ultimo a cui il regista guarderà più direttamente. Stile ipnotico, scenografie e fotografia come sempre di altissima caratura per un'opera davvero estrema, di difficile lettura, che trasmette forti emozioni drammatiche, stimolanti (l'amplesso tra i due muri) o grottesche nello stile del regista di POSSESSION Le metafore sono sempre presenti (lo scambio dello zuccherino, la ricerca di dolcezza? il folle "Milan" è l'ispirazione artistica agognata?) e così certi barocchismi che abbiamo imparato ad amare e la vertigine di certe sequenze ci ammanta nonostante questa "Femme Publique" (una Valerie Kaprinsky dagli occhi impauriti da cerbiatto con fisico da levare il fiato, letteralmente) sia forse la meno dotata delle cosiddette donne di Zulawski complice la performence anche troppo fisica (per i 3/4 del film è nuda) mentre Lambert Wilson lo rivedremo nei panni del "Merovingio". L'ironia è insita in una tv alla quale è affidata una volta tanto la verità. [FB]
[ID] di A. ZULAWSKI, CON V. KAPRINSKY, L. WILSON E F. HUSTER, DRAM, FRA, 1984, 113', 1.85:1, VOTO: 7