F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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LA DONNA SCIMMIA
LA VISITA
IL MAGNIFICO CORNUTO
SEDOTTA E ABBANDONATA
MISSIONE GOLDFINGER
MARNIE

LA DONNA DI PAGLIA
LA TOMBA DI LIGEIA
PER UN PUGNO DI DOLLARI

IL DOTTOR STRANAMORE
GLI INDIFFERENTI
IL VANGELO SECONDO MATTEO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"l'esordio western di Leone ha subito il sapore della Leggenda"

 

 

Per un pugno di dollari: è quello che deve aver pensato lo "Straniero senza nome" che, capitato per caso in un villaggio messicano oggetto di contesa di due famiglie, pensa bene di mettere l'una contro l'altra raccattando tutto il possibile per poi sparire. Una vicenda umana lo spinge a schierarsi, e mal gliene coglie... Epocale sin dai dialoghi ("quando un uomo con la pistola incontra un uomo con il fucile, quello con la pistola è un uomo morto", "se vuoi uccidere un uomo devi colpire al cuore") l'esordio western di Sergio Leone ha subito il sapore della leggenda. Il regista romano gira in Andalusia e inventa il genere "spaghetti western", ovvero il western senza gli indiani, ridando vita ad un genere che si credeva morto, riletto in chiave inedita, pop (come ben sa Tarantino che omaggerà nell'epopea di "Beatrix Kiddo") che Tonino Delli Colli fotograferà in tonalità bianco-sporche, polverose, scolpite da un sole implacabile. Il protagonista è un (al tempo) sconosciuto Clint Eastwood (fa specie dirlo) cinico dal cuore tenero che si riscatta in virtù di una promessa fatta a una donna. La storia prevede la sfida, la catarsi (il protagonista pestato e umiliato sino al limite) e la vendetta, annunciata da esplosioni di dinamite, dove Clint compare a Volonté avvolto dalla polvere: cinepresa in avanti sino ad inquadrare i soli stivali speronati su musica di Morricone a incorniciare il vero CINEMA ASSOLUTO Sotto questo aspetto "Per un Pugno di Dollari" è anche un rape e revenge ante-litteram. Basti vedere a tal guisa, il protagonista, rifugiatosi in miniera, preparare l'armamentario prima di sfidare l'acerrimo nemico: Gian Maria Volonté nel personaggio di "Ramon". Imitatissimo ma anche imitazione a sua volta di un film di Kurosawa ("La Sfida del Samurai") vogliamo perdonargli talune ingenuità (i cavalli cavalcano a notte fonda, le dinamiche del farsi guerra delle famiglie che spesso sfuggono alla logica) ed eleggerlo a Capolavoro? [FB]

 

DI S. LEONE, CON C. EASTWOOD E G. M. VOLONTé, WESTERN/AZIONE/DRAM, ITALIA, 1964, 100', 2.35:1