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PULP FICTION COMIC THRILLER DRAMA |
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"niente è veramente nuovo, ma è il modo nel quale Tarantino lo ripropone ad esserlo" |
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In due tentano una rapina a una tavola caldo. Due killer al soldo di un gangster di colore devono regolare un conto e uno dei due è anche incaricato di scortare la pupa del boss per un'uscita serale. Un pugile dovrebbe perdere un incontro deciso a tavolino per volere dello stesso boss e un ripensamento potrebbe costargli caro. Tutto questo è "Pulp Fiction", la pellicola che ha rivelato il genio di Quentin Tarantino accaparrandosi subito la Palma d'Oro a Cannes (presidente della Giuria, quell'anno, era David Lynch). Pur arrivando già da un esordio travolgente, il giovane film-maker americano cresciuto a pane e b-movie (molti western, thriller e poliziotteschi italiani degli anni '70) sfiora il capolavoro con una trama che destruttura l'ordine cronologico degli eventi, sviluppando quattro storie che finiscono per incastrarsi tra loro come un puzzle che riproduce in celluloide le intenzioni artistiche di un Andy Warhol. Niente è veramente nuovo qui, ma è il modo nel quale il talentuoso regista lo ripropone ad esserlo: pop-Art quindi che ripropone stilemi, musiche, citando a piene mani e portando addirittura i cartonati viventi delle star del passato nell'eloquente sequenza nel drive-in che prelude alla celeberrima scena di ballo tra Uma Thurman e John Travolta che dovrà per questo ruolo a Quentin una seconda carriera. Tuttavia "Pulp Fiction" non è un primo piatto subito digeribile, anzi alla prima visione lo si può trovare addirittura indigesto, per il suo essere a suo modo -stando alle metafore culinarie- ipercalorico. Al di la della messinscena impeccabile, della violenza filtrata da massicce dosi di ironia, di personaggi indimenticabili ("Sono il signor Wolf, risolvo problemi") il punto di forza più innovativo è costituito da dialoghi-fiume tanto sagaci che verrà naturale mettere a memoria per farne dotto sfoggio tra amici. Qualche lentezza nella prima parte, compensata da una seconda veramente travolgente. [FB] |
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[ID] di Q. TARANTINO, CON J. TRAVOLTA, B. WILLIS E U. THURMAN, PULP, USA, 1994, 154', 2.35:1 |