F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
T E M P O L I B E
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MATCH POINT
L'AMORE SOSPETTO
BROKEBACK MOUNTAIN
DOWN IN THE VALLEY
OLIVER TWIST
IL VENTO FA IL SUO GIRO
MUNICH
ORGOGLIO E PREGIUDIZIO
VIVA ZAPATERO
TIDELAND
GOOD NIGHT AND GOOD LUCK
TRUMAN CAPOTE
LE CROCIATE
WALK THE LINE
JARHEAD
T R A I L E R
"chiusa di una trilogia che inscena l'abominio con uno stile da mr. Magoo"
Milo, il boss macedone dello spaccio a Cophenaghen, ad un gruppo di "tossicomani anonimi"? Si disintossica lui, ma seguita i traffici come nulla fosse. Deve piazzare una partita di extasy il compleanno della figlia... Refn muove all'inizio della seuda del gruppo di recupero sostituendo lo sguardo dello spettatore. "Guardati, stai invecchiando!" si sente dire da un pischello turco, rincarando: "tu hai bisogno di me per sopravvivere"... Chi pensava di seguire le vicissitudini di "Tony" (Mikkelsen, qui assente) scappato con l'infante alla fine di PUSHER 2 per un'impossibile fuga (più che dallo squallore da sé stesso) resterà deluso. Non gli amanti del cinema di genere, e quelli che pronti ad apprezzare l'evoluzione del regista danese. In questo capitolo finale della saga inauguratasi nel 199 con PUSHER il protagonista è quel Milo che aveva dimostrato subito di avere molto da dire. Per la nota legge del contrappasso, questa volta tocca a lui trovare il modo per assolvere ad un debito verso la leva giovane (e FORSE ancor più pericolosa della vecchia) mentre i suoi sgherri sono messi fuori causa per una dissenteria. Ma ci sono sempre i vecchi amici... "Sessanta involtini di pesce. Ok. Mangia qui o porta via?": dal tono scanzonato e sul filo del grottesco iniziale, si scivola via via in riserve proprie a Lynch (la musica sembra di Badalamenti) e Refn porta al completamente quello stile dove l'abominio (vedasi il pazzo lucido dell'agghiacciante HENRY di John McNaughton) va di pari passo con un respiro lento, pachidermico, e irresistibilmente comico. Datemi del fuori di testa, ma mi sono sbellicato dalle risate [EVIDENZIA LO SPOILER] nell'assistere allo spettacolo dell'eviscerazione del polacco. COV avrebbe detto qualcuno. Comico, orribile, vergognoso. Insomma: quando monta la tensione a livelli insostenibili, una martellata in testa è l'unica strada possibile. Zlatko Buric è la versione agghiacciante di mr. Magoo. [FB]
[ID] di E. W. REFN, con Z. BURIC, M. DEVIC, S. LABOVICH, DRAM/HORROR, DANIMARCA, 2005, 101', 1.85:1