F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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●● ½             CULT

IN NOME DEL POPOLO...
IL DITTATORE... BANANAS
E ORA QUALCOSA DI...
BELLO ONESTO EMIGRATO...
GIù LA TESTA
REAZIONE A CATENA
IL GATTO A NOVE CODE
TERRORE CIECO
DUEL

L'ABOMINEVOLE DR. PHIBES
ARANCIA MECCANICA
MORTE A VENEZIA
CANE DI PAGLIA
NOTTE BRAVA DEL SOLDATO...
E JOHNNY PRESE IL FUCILE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"thriller-noir di impianto classico, che tuttavia finisce col ricondursi ad un confronto famigliare"

 

 

Coste dell'Inghilterra. Un uomo in stato confusionale e segni di graffi di unghie sul corpo, forse proveniente dalla Francia, viene condotto presso una clinica dalla persona che l'ha soccorso, trovandolo così sul vicino molo. Nemmeno ricorda il suo nome e il medico che lo visita, che poi accompagna sul luogo dov'è stato trovato. Inspiegabilmente, il medico gli tiene nascosto ciò che lì ha visto. Ha in mente un piano diabolico... Anthony Perkins e Charles Bronson, insieme? Sì Jacques Robert  un suo romanzo offrono lo spunto per concretizzare l'incontro. "Qualcuno Dietro la Porta" è un thriller-noir d'impianto relativamente classico, con un soggetto (Perkins) cui capita sottomano l'occasione per far fuori la moglie, addossando su di un povero inconsapevole (lo smemorato Bronson) la colpa. In pratica il mefistofelico marramaldo fa credere all'uomo senza memoria di essere sposato con sua moglie (di Perkins, per inciso) spingendolo a fargli credere di averla uccisa per gelosia. L'intrigante assunto, comunque ampiamente saccheggiato dai francesi che producono in todo il film, sposa un ritmo anche troppo lento, e la quasi assenza di colonna sonora (si sente un adattamento dell'Adagio della "Sinfonia dal Nuovo Mondo" di Dvorak) non aiuta in tal senso. Restano le ambientazioni fredde e inospitali di una isola straniera, ignota e aliena al protagonista (ovviamente la metafora era voluta). Tutta la parte conclusiva tende a rendere la drammatizzazione troppo estenuante, risentendo nel risultato. Tutto si riduce perciò ad un confronto moglie e marito che nelle mani di un Polanski avrebbe fruttato ben altri risultati. Peccato perch l'impegno degli attori c'era e Jill Ireland all'epoca era proprio un bel vedere, nature o in pelliccia. Curiosi i titoli di testa: su lastre mediche di radiografie e commento del solo battito cardiaco. [FB]

 

[QUELQU'UN DERRIERE LA PORTE] di N. GESSNER, CON C. BRONSON, A. PERKINS, THRIL, FR, 1971, 90', 1.85:1