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"stimolante thriller fantascientifico canadese"

 

 

Uscito di strada, un uomo si rende conto che le cose intorno a lui muoiono, e forse è proprio lui la causa... L'assunto alla base del canadeese "Radius" è assai stimolante. Ricordate quell'intramontabile clacciso  IL TOCCO DELLA MEDUSA  con Richard Burton? Lui era La Morte, o quantomeno si convinceva di essere il suo Tramite. Donava la morte a chiunque egli volesse. Il lavoro in oggetto, finito direttamente nel circuito 'Netflix' senza passare dal "via" o meglio dire "nella sala", ci parla di un uomo, risvegliatosi senza memoria dopo un incidente, con il particolare "dono". Una cosa questa, quella della "sindrome della Cassandra", che dovrebbe fare la gioia dei misantropi, ma che si capisce come invece sia una condanna, una dannazione. La storia viene subito al dunque, senza creare preamboli, partendo dalla presa di coscienza di cosa succede a persone e animali una volta entrati nel raggio di influenza dell'uomo, occupandosi poi più tardi del perché e del per come, spiegando come e perché i due protagonisti sono arrivati sin lì. Entrambi senza memoria (anche se lei incorre in alcuni flash, back & forward, che poi condividerà con lui) e l'unico elemento fisico che riconduca ad una "traccia" è l'enorme ombra circolare annerita nel prato dove i due si sono svegliati. Occorre non dire troppo altro, poiché la storia viene svelata poco alla volta e ogni parola qui di troppo potrebbe ricondurre ache involontariamente ad un fastidioso spoiler. Formalmente è un horror, ma gli elementi che riconducono al genere specifico non sono propriamente evidenti. Il fattore fantascientifico è pure presente, ma è fuori di dubbi che nel momento che contraddistingue il "distacco" con i corpi che si accasciano al suolo quando la (provo a spiegare) stabilizzazione della polarizzazione (??) non viene interrotta, c'è più horror che in qualunque film-ad-minchiam alla James Wan. E' un thriller fantascientifico. [FB]

 

[ID] DI C. labreque, S. LEONARD, con d. KLATTENHOFF, C. SULLIVAN, THRILLER, CANADA, 2017, 90', 2.35:1