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CASINò
L'ESERCITO DELLE 12 SCIMMIE
I PONTI DI MADISON COUNTY

I SOLITI SOSPETTI
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LA MORTE E LA FANCIULLA
IL VILLAGGIO DEI DANNATI
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LA SECONDA VOLTA
EXOTICA

DEAD MAN WALKING

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"complice Ang Lee, almeno la prima parte riesce a catturare l'attenzione dello spettatore"

 

 

Causa una legge in vigore nell'antica Inghilterra, dopo la morte del patriarca, contro la sua stessa volontà, l'eredità passa interamente alla famiglia del figlio maschio. Il ramo della figlia femmina sarà costretta ad abbandonare la casa. Durante il passaggio di consegne, la ragazza diseredata si prende una cotta per il fratello della moglie del suo, di sangue. Spostatisi in un cottage lontano da lì, in un posto dove conoscono un ricco colonnello che inizia a fare il filo alla più giovane, ma la meglio pare averla un aitante giovane... Film in costume tratto da "Sense and Sensibility" di Jane Austen (fra il 1795 e il 1810) farebbe sbottare "cheppallee". Ma alla regia siede Ang Lee, al suo primo film "americano", e perciò per buona parte della narrazione la vicenda riesce a catturare anche lo spettatore non proprio avvezzo ai drammoni sentimentali in costume. Purtroppo però, alla fine ,si cede sotto il peso di un durata eccessiva (abbondantemente sopra le due ore) e del(l'in)evitatabile deriva tipica da melodramma. E anche il finale stucchevole lascia francamente delusi (ma qui la colpa è solo del libro, intendiamoci). Questa è la cosa che mi allontana solitamente da storie aventi per oggetto donne che muoiono o rischiano di morire d'amore per un amore non corrisposto, stronzate per lettrici da romanzi d'appendice che nulla hanno a che vedere con la realtà: è vero l'opposto, le donne dimenticano facilmente gli amori spezzati, molto più facilmente degli uomini che si lasciano dietro montagne di rimpianti. Tornando al film: Kate Winslet, pianista e cantante (l'avevamo già sentita nel capolavoro di Peter Jackson sulle giovani aspiranti matricide) ed Emma Thompson, appassionatissima per il personaggio di Hugh Grant (Ang Lee riesce quasi a farmi digerire questo tremendo piacione dagli occhi acquosi da cane) qui, nella parte del timido impacciato ai limiti dell'idiozia. Orso d'Oro a Berlino. [FB]

 

[ID] di A. LEE, CON E. THOMPSON, K. WINSLET, H. GRANT, SENT, USA/HONG KONG, 1995, 131', 1.85:1