F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 8 0        1 9 8 1        1 9 8 2        1 9 8 3        1 9 8 4      1 9 8 5        1 9 8 6        1 9 8 7        1 9 8 8        1 9 8 9        >

 

●●

BRAZIL
RITORNO AL FUTURO
LA ROSA PURPUREA DEL CAIRO
FUORI ORARIO
COMMANDO
IL GIORNO DEGLI ZOMBI

PHENOMENA
RE ANIMATOR
SPACE VAMPIRES
DEMONI
LA  MESSSA è FINITA
HANNAH E LE SUE SORELLE
IL COLORE VIOLA
L'ANNO DEL DRAGONE
WITNESS IL TESTIMONE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"frutto esemplare dell'edonismo reaganiano"

 

 

Avevamo lasciato Rambo, reduce afflitto dagli strascichi dell'esperienza vietnamita, scatenare una guerra personale contro l'America peggiore e arrendersi solo al suo superiore. Ora, dai lavori forzati è richiamato in servizio per salare gli ultimi soldati yankee ancora lì. Quel che loro chiamano Inferno, lui lo chiama "casa"... Da quando ho visto "Prendi i Soldi e Scappa" non posso fare a meno di canticchiare "Gonna see miss Liza, gonna go to Mississipi" ogni volta che vedo prigionieri ai lavori forzati. "Rambo 2" è forse il frutto più deleterio -ma allo stesso tempo esemplare- del cosiddetto edonismo reaganiano: reazionario nel midollo, alterna momenti muscolari a frasi lapidarie coi cui il nostro gonfia i pettorali: "il vecchio Vietnam è morto? se io sono vivo, lui è ancora vivo con me". La missione inizia col piede sbagliato e Rambo rischia la pellaccia ancor prima di scendere dall'aereo che deve paracadutarlo sull'obiettivo, e lo scambio tra Rambo e la bellissima vietnamita (Julia Nickson) con la quale imbastirà un'improvvisata parentesi rosa dove il bisonte risponderà alla domanda "qual è il tuo portafortuna" mostrando il famoso coltellaccio ("eccolo") umilia gli epigoni a venire (il ciocco Chuck Norris). Se a un certo punto si arrischiano le pulci sul pidocchio governo americano che dimentica i suoi soldati pur non pagare i danni di guerra, si mettono poi in campo i soliti russi cattivissimi per buttarla in vacca, con calci, elettroshock, bazookate. Al di la delle frasi lapidarie ("Murdock, sono io che vengo a prendere te!") si salva ben poco di questo circo (forse la scena dell'eroe gabbato mentre i vietcong si fanno sotto dai campi di riso) e tutto pare rincorrere i momenti topici del primo capitolo: "nascondismo" e agguati. Ma è solo nella giungla, quando si scatena l'inferno con cattivi spappolati da frecce esplosive, cascate in fiamme, elicotteri presi al volo come gli autobus da Fantozzi, la pellicola strappa il secondo pallino. [FB]

 

[FIRST BLOOD PART II] di J. COSMATOS, CON S. STALLONE, R. CRENNA, AZIONE, USA, 1985, 92', 2.35:1