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T R A I L E R

   
 

"la Campion prova a fare l'esteta à  la Visconti, ma le manca qualcosa"

 

 

Inghilterra 1872, una bella quasi-ereditiera americana che vive gli anziani zii e la servitù, riceve una proposta di matrimonio che non intende fare propria. Dice allo spasimante di volersi prendere una "pausa". In trasferta a Firenze viene corteggiata e sedotta da un ambiguo uomo maturo che la renderà infelice... Dopo l'exploit di  LEZIONI DI PIANO  la regista australiana Jane Campion ci riprova con "Ritratto di Signora". Prva a fare l'esteta à la Visconti, ma le manca qualcosa. Orchestra tutto intorno alla figura incarnata da una bravissima Nicole Kidman, che da questa partecipazione in poi si sarebbe voluta determinata a lavorare solo più in "film d'autore". Avrebbe tra l'altro accettato la segregazione forzata sul set blindata dell'ultimo macigno di Kubrick il Grande. "Hai detto che il mondo è bello e vuoi buttarti nella mischia" recita un dialogo deduttivo. Fa piacere rivedere Shelley Winters nella zia della protagonista, mentre Barbara Hershey è l'italiana disillusa che portandola a Firenze le fa conoscere il fratello, interpretato da John Malkovich (la nostra Valentina Cervi recita nel ruolo di sua figlia: assai bellina, ma dalla dizione qui davvero atroce) che con un giovane Christian Bale (forse nemmeno svezzato, fa la corte alla Cervi) e un Viggo Mortensen truccato con il labbro leporino posticcio con il quale la Nostra immagina di amoreggiare contemporaneamente agli altri pretendenti della prim'ora (bel slancio registico) completeranno il cast. Troppo dialogato ed esageratamente lungo, non colpisce come il film del '93: primo per la storia (la solita, sulla donna che fa la scelta sbagliata) e secondo perché gli mancano le immagini folgoranti del lavoro precedente, divertissement egizio-surrealista virato in b/n alla Meliès, a parte. Da solo, questo piccolo inserto, vale lo smaronamento. Che senso ha poi girare quasi tutto il film in Italia per ambientarlo quasi esclusivamente in interni? [FB]

 

[PORTRAIT OF LADY] di J. CAMPION, CON N. KIDMAN, J. MALKOVICH, DRAM, AUSTRALIA, 1996, 139', 1.85:1