F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
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AMARCORD
LA STANGATA
ROBIN HOOD
VOGLIAMO I COLONNELLI
IL DORMIGLIONE
L'ESORCISTA
LISA E IL DIAVOLO
I CORPI PRESENTANO...
PERCHé QUELLE STRANE...
LA MORTE HA SORRISO...
SUSSURRI E GRIDA
LA GRANDE ABBUFFATA
LE DUE SORELLE
SERPICO
PAPILLON
COMIC THRILLER DRAMA
"il migliore tra gli ultimi Disney, vero trionfo dell'antroporfismo"
Nella contea di Sherwood, Robin Hood ruba al ricco usurpatore del trono per ridare ai cittadini vessati dall'inumana imposizione fiscale. I consiglieri del sovrano usano la bella principessa verso la quale il nemico naturale coltiva un sentimento corrisposto come esca per attirarlo in trappola. Ma l'eroe ha molti amici... Reitherman, regista de LA CARICA DEI 101 azzecca il processo di antropomorfizzazione dei personaggi della leggenda di "Robin Hood" e incamera il suo miglior successo personale. Il protagonista è (ovviamente si dirà) una volpe, "Little John" un orso, la dama di compagnia di Lady Marian una chioccia, Re Giovanni (l'usurpatore di Re Riccardo) un leone con il complesso di Edipo, il sottoposto un (viscido) serpente adulatore ("Bis", come la mascotte della rete del Biscione) Fra Tac un tasso, lo sceriffo "Bracalone", un lupo. Invenzione totalmente originale è invece "Cantagallo", il menestrello ("un cantautore dei tempi antichi") personaggio al quale è affidata la narrazione della storia e le canzoni a correndo: una volta tanto contestualizzata alla storia e non siparietti zuccherosi gratuiti. Il motivetto-tormentone fischiettato è uno di quelli che ascoltato una volta non si dimenticano e sarà facile trovarsi a borbottarlo alla prima occasione. Divertentissimo il riff a commento degli inseguimenti nel dopo-gara con l'arco dove Lady Cocca si improvvisa campionessa di rugby andando a meta in barba di un esercito di rinoceronti ("prendete la grassonaa!"). Impossibile non menzionare tra le figure di contorno gli alligatori antropomorfi, quali sgherri del "fasullo Re d'Inghilterra". Oltre che di slapstick questo film Disney vive di trovate divertentissime, nonché battute che denotano uno spiccato senso dell'umorismo. Il doppiaggio è poi splendido e rispettoso di quello originale che regala a Re Giovanni la voce di Peter Ustinov. Leggera flessione nel ritmo nell'ultimo quarto. [FB]
[ID] DI W. REITHERMAN, ANIMAZIONE, USA, 1973, 83', 1.85:1