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T R A I L E R

   
 

"fumettoso, ha una sua valenza 'seminale' nel genere, nonostante gli evidenti difetti"

 

 

Diventato cyborg dopo essere rimastoci a seguito della vendetta di un gruppo criminale, un agente di polizia prosegue la sua missione anche perché il suo secondo "creatore" ha con il suo brevetto pestato i piedi al "numero due" della compagnia, il quale non intende certo fargliela passare liscia. Per di più, è lui ad assoldare il commando terroristico di cui sopra per eliminarlo. E come non bastasse, per il robot-poliziotto, un protocollo segreto consegna al cattivo una sorta di impunità permanente che lo rende intoccabile... Regista olandese trapiantato ad Hollywood, Paul Verhoeven è ultimamente: incazzato nero. Dopo che hanno rifatto il suo  ATTO DI FORZA  (remake che è stato un fiasco totale al botteghino, per sua parziale rivincita) è il turno di "Robocop": film naif (come tutti quelli del regista) ma con una sua valenza "seminale" nel genere, nonostante le tremende animazione a-passo-uno e l'incredibile "effetto poco speciale" finale che vede precipitare "una cosa" (tanto valeva recuperare i manichini di Lucio Fulci!). Ultra-fumettoso (si prenda anche solo il taglio dei "villain", con il laidissimo capo che prima di infierire su Robocop gli sibila al timpano robotico: "sayonara!" o ancora la sequenza dove uno dei suoi sgherri piomba dentro ad una cisterna di liquido corrosivo assumendo la consistenza di un budino, prima di finire spalmato sul parabrezza di un'auto). "Lei ha subito uno shock emozionale; informerò una clinica per le crisi da stupro" consumato con il tono di "le faccio una contravvenzione" da poi l'idea della personalità del robot. Sorvolando sulla demenza del secondo prototipo che nemmeno sa fare le scale. Il regista punta al solito l'indice sui pericoli insiti nello sviluppo tecnologico. Oltre al protagonista Peter Weller (scafandrato, costretto a movenze meccaniche) troviamo l'ex moglie di De Palma, e nel clan dei terroristi psicopatici il futuro padre di Laura Palmer. Musiche di Basil Poledouris. [FB]

 

[ID] di P. VERHOEVEN, CON P. WELLER E N. ALLEN, FANTASCIENZA, USA, 1987, 103', 1.85:1