F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
T E M P O L I B E
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TONYA
SULLA MIA PELLE
EVA
BALLATA DI BUSTER SCRUGGS
DOG MAN
HOLD THE DARK
22 LUGLIO
ORE 18.17 ATTACCO AL TRENO
BEIRUT
IL PRIGIONIERO COREANO
TERMINAL
L'ANGELO
OPERATION FINALE
PRIVATE LIFE
SECONDA VOLTA DI ANDERS
T R A I L E R
"cinema-puro per un film... fuori dal tempo"
1970: nel quartiere di Buenos Aires scorrono i giorni per una colf a tempo pieno presso famiglia borghese... Subito togliamo di mezzo il rischio d'equivoco: "Roma" è il nome della Capitale d'Italia sì, ma anche quello di un quartiere di Buenos Aires, ed è di quest'ultimo che il pluripremiato film realizzato da Cuaron per 'Netflix' tratta, o ambienta, trattandosi in realtà della vicenda umana di una figura femminile: quella di "Clio", indigena al servizio di una famiglia numerosa altoborghese. In un un bianco e nero tanto definito dal ricordare quello usato negli anni '80 solo da Woody Allen, si inscena un lasso di tempo relativamente breve ma allo stesso tempo segnato da eventi particolarmente pregnanti per la storia del Paese e soprattutto per quella della nostra protagonista. La scoperta dell'amore, la delusione amorosa, un calvario che prevede però una rinascita e in primis una consolidazione del suo status. E' poi un film di dettagli, che già dai titoli, con quell'acqua che lava le brutture (le cacche dei cagatori per eccellenza: i cani!) e sotto al quale volano alti aeroplani. L'ambientazione nei primi anni '70 pone il film, come dire, fuori dal tempo e molte sono le sequenze che si stagliano nella memoria: il rogo nel bosco, diametralmente all'opposto della scena tra le onde dell'oceano che rappresenta uno dei momenti più drammatici del film, a fare il paio al tremendo momento del parto. Anche urtando lo spettatore (l'esibizione-esibizionista del ganzo di "Clio", poi entrato nelle squadracce dei famigerati "colonnelli") Cuaron punta dritto dove vuole andare a parare. Recentemente anche Argento ne ha parlato come di "un capolavoro", ma io ci andrei più cauto, ma è un ottimo esempio di messinscena e di "cinema puro", con dialoghi originali volutamente non doppiati (ma sottotitolati, direbbe Pina Fantozzi) con attori sconosciuti, nella migliore tradizione del neorealismo italico dei tempi andati. [FB]
[ID] DI A. CUARON, con Y. APARICIO, M. DE TAVIRA, J. A. GUERRERO, DRAM, MESSICO, 2018, 135', 2.35:1