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CONGIURA DEGLI INNOCENTI
IL BIDONE
LILLI E IL VAGABONDO
CACCIA AL LADRO
LA MORTE CORRE SUL FIUME
IL BACIO DELL'ASSASSINO
IL FERROVIERE
LA VALLE DELL'EDEN
GIOVENTù BRUCIATA

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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"Tennessee Williams e Anna Magnani: Oscar scontato"

 

 

Innamoratissima del marito dal quale sta per avere un secondo figlio, una sarta di origini siciliane, lo perde in circostanze tragiche. Le voci del paese riportano che questi, "ufficialmente" autotraportatore di banane, non fosse propriamente un angelo con lei, ma quest'ultima non ci presta fede. La mancata elaborazione del lutto ne fa una donna triste e possessiva nei confronti dell'unica figlia. Una nuova figura si profila per lei... Nannarella, reduce dai fasti del cinema italiano, verista e non, ci prova in America e le va giustamente bene: tant'è che l'Accademy le assegna un Oscar come miglior attrice. Parliamo de "La Rosa Tatuata". Purtroppo alla regia non c'è il Visconti di  BELLISSIMA  ma l'attrice non abbisogna di qualcuno che la diriga e da il suo meglio. E' la Anna Magnani che amiamo: quella sospesa tra il pianto e il riso. La rosa tatuata del titolo è quella che pare avesse il marito defunto, ed è la stessa che l'intraprendente personaggio di Lancaster provvede a farsi incidere sul petto, in vena di fare il "pagliaccio". Aveva "chiuso il suo cuore in un'urna" (quella delle ceneri del marito) e ad aprirglierlo nuovamente giunge l'omaccione dal cuore d'oro di un Burt Lancaster le si dichiara: "offro amore e affeto in un mondo che è freddo e deserto". La svolta sentimentale non è certo gestita con mano leggera, e Lancaster esagera in gigionismi, tanto il finale [EVIDENZIA LO SPOILER] a "lieto fine", in realtà, non giunge neppure troppo scontato. La Magnani recitava ovviamente in inglese, ma si è doppiata nella sua lingua in maniera perfetta. Prendano esempio TUTTI quei poveracci che in una situazione analaga ci hanno 'deliziato' con lavoracci degni di una filodrammatica da quattro soldi. Musiche altisonanti ma anche dispensatrici di temi romantici di quell'Alex North "protestato" da Kubrick, che dopo averci lavorato nel suo grande "peplum", gli preferì i classici. [FB]

 

[THE ROSE TATOO] DI D. MANN, CON A. MAGNANI, B. LANCASTER, DRAM/SENT, USA, 1955, 110', 1.33:1